Non meno di un milione di euro per mettere in sicurezza l’Antro della Sibilla e valorizzare gli scavi archeologici di Cuma.
E’ l’appello lanciato dal consigliere regionale Alfonso Longobardi (vicepresidente della Commissione Bilancio del parlamentino campano) dopo la sua visita di stamattina in entrambi i siti flegrei.
“Si tratta di siti dal valore storico inestimabile, patrimonio della Campania e dell’umanità su cui non si può non investire – dice Longobardi – Purtroppo in questa fase è soprattutto l’Antro della Sibilla a trovarsi in condizioni disastrose. E’ chiuso da oltre un anno e mezzo, necessita di interventi di somma urgenza per il rischio crolli. Serve almeno un milione di euro e, nonostante le sollecitazioni al Ministero competente e alla Soprintendenza dei beni archeologici, ad oggi non si hanno impegni precisi di un intervento di restauro e messa in sicurezza. Nell’ambito del “Pon Cultura e Sviluppo 2014-2020” è possibile reperire risorse per la tutela e la valorizzazione dell’area archeologica di Cuma che ogni anno viene visitata da circa 100mila persone. Bisogna intervenire subito e, alla luce anche delle sollecitazioni ricevute oggi da cittadini e operatori dell’area di Cuma, chiederò alla Regione ed al Governo nazionale di intervenire quanto prima. Non possiamo permettere che un sito così importante come l’Antro della Sibilla cumana vada soggetto a crolli che devasterebbero una zona dalle potenzialità culturali, artistiche e turistiche enormi”.