Com’era ampiamente prevedibile, non ha riscosso consensi nemmeno tra i diretti interessati la decisione con cui la Giunta Figliolia ha deciso di stanziare 250mila euro tra indennizzi “una tantum” e contributi temporanei per autonoma sistemazione alle 43 famiglie che già dal 30 gennaio dovevano essere sfrattate dal campo containers di via Carlo Alberto Dalla Chiesa, infestato dall’amianto.
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La voce di questi nuclei familiari è infatti espressa in un comunicato stampa diramato oggi pomeriggio tramite Facebook dal sindacato inquilini Asia-Sub e controfirmato anche dall’associazione Mutuo Soccorso di Napoli.
Durissimo il contenuto della nota.
“Prendiamo atto che l’amministrazione flegrea ed il suo sindaco non hanno preso in considerazione nessuna delle controproposte offerta degli abitanti e dai rappresentanti sindacali, e che nessun tavolo di confronto con le parti sociali è stato avviato in queste settimane –si legge nel documento congiunto- In seguito all’ordinanza di sgombero dello scorso gennaio, abbiamo costruito e condiviso un percorso con altre istituzioni, quali la regione Campania, la Città Metropolitana, la Prefettura, l’ex I.A.C.P. e la Fondazione Banco di Napoli, per far sì che tale emergenza sociale non ricadesse solo sulle spalle dell’Amministrazione Comunale di Pozzuoli, ente locale, che al pari di altri nel nostro paese, è stato soggetto in questi anni a pesanti tagli per le spese sociali e che quindi sono quasi impossibilitati a risolvere da soli problematiche del genere. Per tale motivo sin dall’inizio abbiamo provato a coinvolgere le altre istituzioni affinché tale problematica non venisse affrontata solo dal sindaco Figliolia, ma che lo stesso avesse avuto bisogno dell’aiuto degli altri enti territoriali per risolvere l’emergenza. Tuttavia l’invito a voler costituire un tavolo interistituzione sulla questione ha sempre incontrato il rifiuto da parte del Comune di Pozzuoli, che ha continuato a voler risolvere in solitaria la sorte degli abitanti dei container”.

“Il sindaco Figliolia –prosegue la nota di Asia Usb e Mutuo Soccorso – si arrocca attorno alla proposta dei sussidi, che, lo ripetiamo per l’ennesima volta, non costituiscono una soluzione duratura e dignitosa per gli abitanti. Uno sperpero di denaro pubblico che potrebbe essere reinvestito in ristrutturazione di edifici abbandonati che potrebbe garantire la vera soluzione alternativa temporanea per le famiglie del campo container di via Carlo Alberto Dalla Chiesa. Per questi motivi chiediamo che tale proposta venga bocciata dal Consiglio Comunale e che si apra un canale di confronto diretto tra esso, gli abitanti di via Carlo Alberto Dalla Chiesa e la città intera per trovare collettivamente una soluzione accettabile che rispetti il diritto alla casa e all’abitare. Mercoledì 29 marzo alle ore 11,00, in occasione del prossimo Consiglio Comunale, saremo in presidio presso il Comune di Pozzuoli per portare all’attenzione del consiglio cittadino le nostre ragioni e le nostre proposte alternative”.
Si preannuncia dunque una seduta del parlamentino civico molto “calda” in un clima politico già complicato, vista la spaccatura apertasi in maggioranza proprio sull’opportunità di approvare una delibera del genere.