“Via i vertici dell’Osservatorio Vesuviano: dopo la figuraccia sul terremoto di Casamicciola non sono più credibili!”
Prima la correzione “in corsa” dellamagnitudo(da 3.6 a 4.0), poi quella (successiva) dellaprofondità(da 10 a 5 chilometri) nel golfo (3 chilometri a nord di Lacco Ameno) e infine (a quattro giorni dalla scossa e dopo glistrali mediaticidel vulcanologoGiuseppe Luongo),il nuovo (e, si spera, definitivo)epicentro-ipocentro, localizzato quasi in superficie (1.730 metri di profondità)sulla terraferma(nella zona alta di Casamicciola Terme)e non più negliabissi marinial largo di Punta Imperatore.
E’ bufera sull’Osservatorio Vesuvianodopo il caos sulle informazioni relative alterremoto avvenuto lunedì sera in una porzione molto circoscritta dell’isola di Ischia.
A sollevare ufficialmente il caso sono iVerdi, chechiedono le dimissioni deldirettore (Francesca Bianco,nella foto a sinistra) e di tutti i responsabili della struttura di monitoraggio sismico.
In uncomunicatocongiunto (a firma del consigliere regionaleFrancesco Borrelli, del capogruppo comunale napoletanoStefano Buono, del capogruppo puteolano e alla città metropolitanaPaolo Tozzie di alcuni rappresentanti municipali:Salvatore Espositoper Somma Vesuviana,Franco Santomartinoper Portici,Saverio De Crescenzoper Ercolano edEduardo Sansoneper San Giorgio a Cremano), il partito del Sole che Ride invoca“le dimissioni dei vertici dell’Osservatorio Vesuviano che con ben quattro giorni di ritardo ha provveduto a correggere, con la relazione inviata alla Commissione grandi rischi sul terremoto di Ischia, le stime relative all’intensità e all’epicentro del sisma che lo scorso 21 agosto ha colpitol’isola.
Un intervento assolutamente tardivo, come confermato anche dal professoreGiuseppe Luongo, ex direttore dell’Osservatorio, e da numerosi esponenti della comunità scientifica, che ha contribuito a criminalizzare la comunità ischitana e che ha fatto perdere di credibilità il più antico osservatorio vulcanologico del mondo.Il corretto monitoraggio delle aree sismiche e vulcaniche della nostra regione– si legge ancora nella nota deiVerdi–è condizione indispensabile per mettere in atto adeguate politiche di prevenzione e sicurezza dei territori oltre ad avere un forte impatto sulla serenità delle popolazioni e sul tessuto commerciale di molti comuni della provincia di Napoli. La credibilità dell’ente di monitoraggio è fortemente compromessa così come l’immagine di Ischia anche a causa di dati divulgati assolutamente sbagliati. Eppure ogni anno vengono spesi milioni di euro per svolgere queste rilevazioni.
Per questo chiediamo che sia riattivato immediatamente l’Osservatorio di Casamicciola, realizzato dopo il terremoto del 1883 la cui ristrutturazione è stata finanziata dalla Regione Campania (leggi qui). Ringraziamo, infine il professore Luongo per essere intervenuto personalmente all’incontro con i cittadini e con gli amministratori comunali, portando un contributo fondamentale per fare chiarezza sull’accaduto e su cosa si deve fare per mettere in sicurezza il territorio e supplendo alla disinformazione scientifica di questi giorni”.
Il balletto di notizie sulla precisa localizzazione del terremoto che ha provocato due morti aCasamicciolaed i legittimi dubbi sulla credibilità dell’Osservatorio Vesuviano,preoccupano non poco anche i cittadini di Pozzuoli e dell’area flegrea(territori monitorati dalla stessa struttura, che sorveglia il fenomeno del bradisismo) come testimoniano questi duepostche abbiamo “intercettato” suFacebook.
Staremo a vedere cosa accadrà in questa delicatissima vicenda.
