VIDEO/ Morte nella Solfatara, Figliolia annuncia la cittadinanza onoraria per il bimbo superstite

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“Voglio raccontare ad Alessio che il Consiglio Comunale, e quindi la città di Pozzuoli, gli regalerà la cittadinanza onoraria e quindi diventerà un figlio della nostra terra”.

Lo ha dichiarato ilsindaco Enzo FiglioliaalTg regionale del Veneto(cliccaQUIper ascoltare la sua intervista dal minuto 4’10”) sabato pomeriggio in occasione deifunerali di Massimiliano, Tiziana e Lorenzo Carrer, itre turisti morti tragicamente il 12 settembre all’interno della Solfatara.

Alla cerimonia funebre, il Capo dell’Amministrazione puteolana era presente con il gonfalone della città per portare ilsaluto di Pozzuoli alle vittime  e alle comunità di Fossalta di Piave e Meolo.

L’unico sopravvissuto,il piccolo Alessio(che a 7 anni ha visto morire i genitori ed il fratellino sotto i propri occhi)sarà dunque cittadino onorario di Pozzuoli.

Una decisione, quella annunciata da Figliolia (per ora solo in tv) che sicuramente vuole rappresentare unsegno di grande affetto nei confronti di questo bambino così sfortunato.

C’è però anche da chiedersise sarà un bene per Alessio dover tornare a Pozzuoli per ricevere l’abbraccio della città in cui ha vissuto un dolore così atroce:se, insomma, non sia più opportuno che, a questa età, il bimbo venga aiutato a dimenticare (per quanto possibile)  piuttosto che a rivedere i luoghi legati ad un trauma così devastante.

Una riflessione, insomma, sarà opportuno farla, sullemodalità con cui la città di Pozzuoli, attraverso i propri rappresentanti istituzionali, vorrà esprimere vicinanza ad Alessio senza arrecargli ulteriori shock emotivi.

Così come, sul piano burocratico, bisognerà, per l’occasione,cambiare sicuramente qualcosa nel regolamento comunale sulle onorificenze civiche, che, approvato con delibera consiliare 52 del 28 giugno 1996, all’articolo 7 prevede chela concessione della cittadinanza onoraria di Pozzuoli è prevista solo per i“cittadini non puteolani che si siano resi particolarmente benemeriti o che abbiano dato lustro alla città”.