È la città più inquinata della Campania | Chi vive qui respira il veleno: la classifica parla chiarissimo

È la città più inquinata della Campania | Chi vive qui respira il veleno: la classifica parla chiarissimo

Inquinamento fuori misura - Pexels - pozzuoli21.it

Un allarme ambientale scuote la regione: i dati sulla qualità dell’aria mettono in luce una città che supera ogni limite.

La Campania vive una fase particolarmente critica sul fronte dell’inquinamento atmosferico, con numerosi centri urbani che registrano livelli di polveri sottili molto superiori alle soglie considerate accettabili.

Le ultime rilevazioni mostrano un quadro in cui la popolazione, spesso inconsapevole, respira ogni giorno concentrazioni di particolato che incidono pesantemente sulla salute pubblica.

L’analisi degli indicatori ambientali mette in fila una serie di città accomunate dagli stessi problemi: traffico intenso, aree industriali vicine ai centri abitati e condizioni meteorologiche che favoriscono il ristagno degli inquinanti. Ma una in particolare fa segnare un distacco netto, diventando il simbolo di una crisi più profonda.

I numeri che rivelano ciò che non si vede

Come riportato da NapoliToday, a dominare la classifica nel 2024 è stata la città di Acerra. È qui che il numero di giornate di superamento del limite consentito per le PM10 ha raggiunto livelli impressionanti, con 85 giorni oltre la soglia in una centralina e 53 in un’altra. Due valori che vanno ben oltre il limite annuale previsto, fissato in 35 giorni.

Il dato è reso ancora più significativo dal contesto circostante. L’area industriale, la presenza di impianti complessi e un traffico veicolare costante creano un mix che porta a una concentrazione elevata di emissioni. La popolazione vive quindi esposta a un’aria che contiene livelli di particolato capaci di superare anche di tre volte i limiti stabiliti dalla normativa vigente. È una condizione che incide sul benessere quotidiano e che richiede un’attenzione immediata.

Smog – Pexels – pozzuoli21.it

Una regione sotto pressione: i dati delle altre città

Acerra non rappresenta un caso isolato. In Campania sono diverse le città che superano costantemente i limiti di qualità dell’aria. San Vitaliano registra 57 giorni di sforamento, Napoli zona Ospedale Pellegrini arriva a 56, mentre Volla si ferma a 48. Subito dopo compaiono Teverola e Pomigliano d’Arco, entrambe con 44 giorni oltre soglia, seguite da Maddaloni con 43 e Aversa con 40. Numeri che mostrano un territorio uniformemente sotto stress, con una presenza massiccia di polveri sottili.

Il quadro è completato dai livelli di biossido di azoto, che in buona parte della regione superano già oggi gli obiettivi fissati per il 2030. Significa che oltre alle PM10 esiste un ulteriore fronte critico, spesso meno visibile ma altrettanto dannoso. In molte città le medie annue risultano ben sopra i valori raccomandati, delineando un rischio diffuso e costante. La situazione mette in evidenza come la questione ambientale non sia più un problema episodico, ma un fattore strutturale che richiede interventi concreti e continui.