Assegno Unico 2026, gli importi sono stati aggiornati | Ecco le nuove cifre: saranno una sorpresa per tutti
INPS - Fonte Facebook - pozzuoli21.it
L’aggiornamento dell’Assegno Unico per il 2026 porta con sé nuove soglie e nuovi importi che segnano una rivalutazione rispetto all’anno precedente.
La rivalutazione annuale collegata all’inflazione ha modificato in modo diretto la struttura dell’Assegno Unico, aggiornando sia gli importi base sia le diverse maggiorazioni legate alle condizioni familiari.
Le nuove cifre tracciate per il 2026 mirano a sostenere con maggiore precisione i nuclei con figli a carico, soprattutto quelli appartenenti alle fasce ISEE più basse. La variazione non è marginale: il valore aggiornato incide sulla tenuta economica di un numero elevato di beneficiari.
Il riallineamento riguarda più voci contemporaneamente e spinge molte famiglie a verificare già da ora come la propria fascia ISEE possa influire sui nuovi importi.
L’obiettivo è garantire un adeguamento coerente al costo della vita, pur mantenendo un sistema di distribuzione proporzionale e progressivo. Quella del 2026 si presenta dunque come una revisione da non sottovalutare, soprattutto per chi si trova a ridosso delle soglie di accesso ai valori più alti.
Gli importi aggiornati e cosa cambierà davvero
Nella prima fascia, quella entro i 17 mila euro di ISEE, l’importo mensile massimo passa da 201 a 203,8 euro, segnando un piccolo ma concreto incremento destinato ai nuclei con redditi più contenuti. Si tratta della base di partenza sulla quale si innestano le altre maggiorazioni, ognuna ricalibrata in base alla rivalutazione complessiva fissata per il 2026. L’obiettivo è mantenere un equilibrio tra sostegno economico e sostenibilità del sistema, senza alterare la logica progressiva dell’assegno.
Tra le maggiorazioni aggiornate spiccano quelle collegate alla disabilità. Per i figli non autosufficienti l’importo passa a 122,3 euro, mentre la quota per disabilità grave sale a 110,6 euro. Anche la fascia relativa alla disabilità media viene rivista, arrivando a 99,1 euro. Si modificano inoltre altri bonus integrativi legati alle condizioni familiari: la maggiorazione destinata alle madri con meno di 21 anni viene fissata a 23,3 euro, un piccolo aggiustamento che rientra nell’insieme delle misure tese a incentivare la stabilità economica dei giovani nuclei.

Gli effetti pratici e l’importanza dell’ISEE aggiornato
La rivalutazione non comporta solo una variazione degli importi, ma anche un adeguamento delle fasce. Alcuni nuclei che nel 2025 appartenevano a una categoria potranno infatti rientrare in una fascia più favorevole nel 2026. È il caso di molte famiglie con ISEE intorno ai 26 mila euro, che passeranno a percepire circa 321 euro mensili, contro i 315 dell’anno precedente. Non si tratta di un aumento eclatante, ma di una correzione che si somma agli altri benefici e definisce un quadro più equilibrato.
Per ottenere gli importi corretti, però, sarà fondamentale aggiornare la DSU entro il 30 giugno 2026. In caso contrario l’assegno verrà erogato in misura minima fino alla rettifica dei dati, con il rischio di rallentamenti e recuperi successivi che possono incidere sulla regolarità dell’erogazione. La nuova configurazione dell’Assegno Unico conferma così il suo ruolo centrale nelle politiche familiari e impone ai beneficiari un’attenzione puntuale alle scadenze. Le cifre aggiornate mostrano una volontà di continuità e di sostegno, con incrementi contenuti ma significativi per la stabilità economica delle famiglie italiane.
