730, da oggi puoi detrarre anche le spese estetiche | È l’occasione che aspetti da una vita: rimborso più ricco che mai
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730, adesso sembra che si possano detrarre anche le spese estetiche: per molti è l’occasione attesa da una vita per un rimborso più ricco che mai.
Quando si avvicina il momento di compilare il modello 730, la prima domanda è sempre la stessa: “Che cosa posso davvero portare in detrazione?”. Negli anni i contribuenti hanno imparato a conservare scontrini della farmacia, fatture di visite specialistiche, esami diagnostici e ricevute del dentista. Ma c’è un terreno che rimane spesso avvolto nel dubbio: quello della chirurgia plastica e, più in generale, degli interventi estetici. Posso davvero scaricarli dalle tasse oppure no?
Il titolo gioca proprio su questa incertezza: l’idea che “da oggi” ogni spesa estetica possa diventare automaticamente detraibile è estremamente allettante, ma la realtà è molto più sfumata. Non tutte le procedure che migliorano l’aspetto fisico vengono considerate allo stesso modo dal Fisco: la differenza la fa la finalità dell’intervento, cioè se serve solo a migliorare l’estetica oppure se ha una motivazione sanitaria documentata. È qui che entra in gioco la vera occasione da cogliere, purché si sappia come muoversi.
Al centro di tutto c’è il concetto di “spesa medica detraibile”: il nostro ordinamento permette di portare in detrazione una parte significativa dei costi sostenuti per la salute, comprese alcune prestazioni nel campo della chirurgia plastica. Ma il confine tra ciò che è ammesso e ciò che viene escluso dal 730 è meno intuitivo di quanto sembri. Per evitare errori, è fondamentale capire quali interventi vengono considerati “curativi” o “ricostruttivi” e quali, invece, restano nell’area delle scelte puramente estetiche, non riconosciute come spesa sanitaria.
Chirurgia plastica e Fisco: non tutte le spese estetiche sono uguali
Il punto di partenza è chiaro: le spese mediche e sanitarie danno diritto a una detrazione IRPEF del 19% sulla parte che eccede la franchigia prevista per legge. All’interno di questa categoria possono rientrare anche alcuni interventi di chirurgia plastica, ma solo se esiste una documentazione che ne attesti la finalità terapeutica. In altre parole, il Fisco non guarda tanto al fatto che l’intervento modifichi l’aspetto, quanto al motivo per cui è stato eseguito.
Gli esempi classici sono gli interventi ricostruttivi successivi a incidenti, malattie o malformazioni: si pensi a operazioni dopo gravi traumi, tumori, ustioni o a correzioni di difetti congeniti che compromettono la funzionalità o causano importanti disagi psicofisici. In questi casi, la chirurgia plastica non è considerata un capriccio estetico, ma una vera e propria cura, e rientra tra le spese sanitarie detraibili. Perché ciò avvenga, però, servono fatture intestate al paziente e una chiara indicazione della natura medica dell’intervento, spesso supportata da una prescrizione o relazione specialistica.

Cosa non puoi detrarre e come sfruttare davvero il 730 a tuo favore
Di contro, restano fuori dalla detrazione tutte le spese per interventi che hanno finalità esclusivamente estetica: lifting, liposuzione, rinoplastica puramente estetica, aumento del seno per motivi non medici e, più in generale, tutti quei ritocchi che servono solo a migliorare l’aspetto senza un reale presupposto sanitario. Anche se vengono eseguiti da medici e in strutture autorizzate, il Fisco li considera alla stregua di spese voluttuarie, e quindi non detraibili nel modello 730. In altre parole, non basta che ci sia un camice bianco per trasformare un intervento estetico in una spesa sanitaria riconosciuta dal sistema fiscale.
La vera “occasione che aspetti da una vita” non è quindi la possibilità di scaricare qualsiasi intervento estetico, ma quella di recuperare una quota delle spese di chirurgia plastica quando hanno un fondamento medico reale. Per farlo, è essenziale conservare accuratamente fatture, cartelle cliniche, referti e ogni documento che dimostri la natura terapeutica o ricostruttiva del trattamento. Solo così il tuo 730 potrà davvero diventare più “ricco”, trasformando parte di quei costi in un rimborso fiscale. Chi si limita a pensare che “da oggi si detrae tutto” rischia invece una brutta sorpresa in caso di controlli. Conoscere il confine tra estetica e salute, almeno per il Fisco, è il primo passo per usare le regole a proprio vantaggio, senza illusioni e senza errori.
