Legge 104, i 3 giorni di permesso non bastano più | Da oggi puoi richiederne fino a 6: basta fare domanda all’INPS

Legge 104, i 3 giorni di permesso non bastano più | Da oggi puoi richiederne fino a 6: basta fare domanda all’INPS

Legge 104 - Canva - pozzuoli21.it

Con la Legge 104 non ti fermi a tre giorni: in certi casi, se rientri nei requisiti, puoi arrivare addirittura a sei.

I permessi retribuiti della Legge 104 sono per molti lavoratori una piccola ancora di salvezza: tre giorni al mese per visite, terapie e incombenze legate all’assistenza. Quasi tutti pensano che il tetto sia fisso e intoccabile, che quei tre giorni non possano mai diventare di più e che, se non li si usa, semplicemente si perdano alla fine del mese.

Eppure, dentro la normativa, esiste una situazione ben definita in cui il conteggio cambia e le assenze possono raddoppiare.

Non si tratta di un trucco, ma di una combinazione particolare di requisiti che consente di arrivare fino a sei giorni di permesso ogni mese, tutti retribuiti e coperti da contribuzione figurativa, purché si presenti la domanda corretta all’INPS e si rientri nei paletti previsti.

Quando i 3 giorni diventano 6: il caso del lavoratore “doppio ruolo”

Come spiega InformazioneOggi, i sei giorni non spettano a chiunque, ma solo a chi si trova in una condizione molto specifica: essere contemporaneamente lavoratore con disabilità grave riconosciuta ai sensi dell’articolo 3 comma 3 della Legge 104 e, allo stesso tempo, familiare che assiste un congiunto anch’esso in situazione di handicap grave. In pratica la stessa persona è sia beneficiario diretto dei permessi sia caregiver di un parente in difficoltà.

In questo scenario il lavoratore può chiedere tre giorni di permesso al mese per sé, per gestire terapie, controlli o riposo, e altri tre giorni per assistere il familiare con grave disabilità, ad esempio un figlio o un genitore. I due blocchi non si confondono: restano distinti, ma convivono, così da arrivare a sei giornate complessive riconosciute e coperte dall’INPS, come chiarito anche dalla circolare n. 39 del 2023 dedicata proprio a questi casi doppi.

Agevolazioni Legge 104 – Canva – pozzuoli21.it

Come chiederli all’INPS e perché non è un diritto per tutti

Per ottenere il raddoppio dei permessi servono requisiti formali precisi: il lavoratore deve avere un verbale che attesti la propria disabilità grave e il familiare assistito deve essere certificato, a sua volta, con handicap grave ai sensi della stessa Legge 104. Solo partendo da questa doppia condizione si può presentare all’INPS la domanda per fruire dei tre giorni come beneficiario e dei tre come caregiver, indicando correttamente entrambe le situazioni nella richiesta.

Resta intatto il tetto dei tre giorni mensili per ciascuna posizione: i permessi non sono cumulabili da un mese all’altro e non si possono creare altri diritti oltre i sei complessivi. La particolarità di questo caso è che la legge riconosce la fatica di chi vive una condizione doppia, tutelando sia il diritto alla salute del lavoratore disabile sia quello del familiare che assiste. Conoscere questa possibilità e fare domanda all’INPS quando si rientra nei requisiti significa trasformare un beneficio poco noto in un aiuto concreto per conciliare lavoro, cure e assistenza quotidiana.