Ultim’ora, la NASPI è stata raddoppiata | 4 anni di fila pagati dallo Stato: disoccupati in festa

Ultim’ora, la NASPI è stata raddoppiata | 4 anni di fila pagati dallo Stato: disoccupati in festa

Naspi - Fonte Facebook - pozzuoli21.it

Per alcuni lavoratori disoccupati si apre uno spiraglio inatteso: l’indennità potrebbe arrivare fino a quattro anni di sostegno.

La parola d’ordine è tempo. Tempo per trovare un nuovo lavoro, tempo per non restare senza reddito da un giorno all’altro, tempo per chi si vede arrivare la fine di un ammortizzatore storico come la cassa integrazione.

Sul tavolo del confronto istituzionale c’è un’ipotesi destinata a far discutere: una Naspi più lunga del solito, capace di accompagnare una platea ben definita di lavoratori per un periodo molto più esteso rispetto alle regole ordinarie.

Non si parla di un allargamento generalizzato a tutti i disoccupati, ma di una soluzione costruita su misura per un gruppo specifico, colpito da una procedura di licenziamento collettivo dopo anni di ammortizzatori. L’idea è quella di evitare un salto nel vuoto al termine della cassa integrazione, sostituendo quel paracadute con un sostegno al reddito più duraturo, finanziato da risorse dedicate e legato a un settore preciso dell’economia.

Chi potrà arrivare a 3 e 4 anni di NASPI

Al centro della trattativa ci sono gli ex dipendenti Alitalia, per i quali è stato deciso lo stop della cassa integrazione al 31 ottobre e l’avvio della procedura di licenziamento collettivo. Come riporta Adnkronos, per tutti i circa 1.997 lavoratori coinvolti si va verso una Naspi “allungata” a tre anni, mentre per una parte più ristretta, circa 400 persone che matureranno i requisiti per andare in pensione entro i prossimi quattro anni, l’ipotesi è quella di arrivare fino a quattro anni di indennità continuativa.

Gli anni aggiuntivi di Naspi verrebbero coperti dal Fondo straordinario del trasporto aereo, lo strumento che dovrebbe finanziare l’“allungamento” e rendere sostenibile l’operazione. Nel frattempo, con lo stop alla Cigs, è già partito l’invio delle lettere di licenziamento via Pec agli ex lavoratori della compagnia in amministrazione straordinaria, mentre le organizzazioni sindacali continuano a chiedere di bloccare le comunicazioni almeno fino alla definizione di un accordo complessivo sul sostegno al reddito.

Naspi – DepositPhotos – pozzuoli21.it

Il confronto al ministero e i prossimi passi per gli ex Alitalia

Il quadro si gioca tutto nelle stanze del ministero del Lavoro, dove sindacati, associazioni del settore e Inps sono stati convocati per esaminare “possibili soluzioni integrative” a favore dei lavoratori in esubero del comparto aereo. L’obiettivo dichiarato è chiaro: usare le risorse del Fondo di solidarietà del trasporto aereo e del sistema aeroportuale per non lasciare scoperta una categoria che, senza interventi ad hoc, rischierebbe di trovarsi in pochissimo tempo senza alcun appoggio economico.

La possibile Naspi allungata rappresenta quindi il punto più concreto emerso dal confronto, una sorta di ponte tra la fine della cassa integrazione e la pensione per chi è più vicino all’uscita dal lavoro. Per gli altri ex dipendenti, i tre anni ipotizzati sarebbero comunque un margine importante per cercare una ricollocazione. Molto dipenderà ora dall’esito del tavolo e dalla reale disponibilità finanziaria del Fondo: solo allora si capirà se lo scenario dei quattro anni consecutivi di indennità diventerà realtà per l’intera platea coinvolta.