Caos al pronto soccorso tra medici in malattia e pazienti inferociti: arrivano i carabinieri

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E’ stato inaugurato appena 34 giorni fa, il 18 ottobre scorso, con unacerimoniain pompa magna e tante belle parole da parte delgovernatore De Lucae delsindaco Figliolia.

Ma siccome il diavolo fa la pentole e si dimentica dei coperchi, accade che, nonostante il restyling, le strumentazioni all’avanguardia e le passerelle politiche,il nuovo pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie”  resti, purtroppo, la polveriera di sempre.

Con una media di circa 150 accessi quotidiani per i più disparati interventi di emergenza, la struttura è al collasso.

Servirebbero più medici e infermieri per evitare turni di lavoro massacranti e, di conseguenza, anche il rischio dierroriche potrebbero risultare fatali per la salute delle persone.

Leprotestedeipazientiin “eterna”attesa di essere visitatisono ormai la regola e non si contano più: spesso ci si ferma a quelleverbalima in altre occasioni, invece, sfociano in vere e proprieaggressioni fisiche.

Oggi si è arrivati al colmo:per due volte, infatti, sono dovuti accorrere i carabinieri.

E i militari dell’Arma, oltre a calmare i “bollenti spiriti”, hanno anche acquisito unavviso, firmato da una dottoressa del pronto soccorso e affisso all’ingresso della sala triage, ma anche su alcune porte all’interno del presidio di La Schiana.

Una comunicazione che rappresenta, in tutta la suadrammaticità, lo“stato dell’arte”.

La dottoressa in questione (dirigente della Medicina Interna) infatti, scrive, indirizzando il documento (una vera e propriarichiesta di“aiuto”e di“ascolto”) ai propri superiori ma anche a tutti i cittadini, chetenterà di assicurare le visite soltanto ai codici rossi e gialli(ossia le situazioni più gravi)perché, nel turno 8-14, si trova affiancata da una sola collega, giacché gli altri due medici previsti in servizio erano ammalati.

E sottolinea che si tratta di unamalattia che sta avvenendo sempre più spesso a causa dell’enorme mole di lavoro, comunicando che informerà della questione le forze dell’ordine per tutelare se stessa ed i propri colleghi da“eventuali rimostranze e malcontento”.

L’AVVISO AFFISSO OGGI AL PRONTO SOCCORSO

Ci auguriamo soltanto che leindagini dei carabinieriaccertino le responsabilità di quanto sta accadendo al pronto soccorso e che ladirigenza Aslprenda immediati provvedimenti per evitare il ripetersi di situazioni del genere.