“Caro Marrandino, per restare assessore non si rinuncia alla dignità”

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Volano gli stracci nella (ormai ex) maggioranza diFigliolia,implosaa causa di liti interne e polemiche divampate come benzina sul fuoco di rapporti mai sereni tra gli alleati del Sindaco.

Lo scontro  sta avvenendo con particolare veemenza soprattutto all’interno dell’Udc, il cui unico consigliere,Sandro Cossiga, è statoespulso dalla coalizionedopo aver sostenuto l’elezione di un componente la commissione locale del paesaggio sponsorizzato da una parte dell’opposizione.

Un “cartellino rosso” che ha scatenato lareazionedi Cossiga (che ha scritto due comunicati durissimi) ma anche quella del vicesindacoMario Marrandino,  il quale ha chiesto l’espulsionedi Cossiga dall’Udc.

E, senza avere più alcuna rappresentanza consiliare di partito che lo sostenga, rischia di dover uscire dalla Giunta.

Cossigaperò non molla. Ed ora torna alla carica conun’altra lettera(in cui si firma come“consigliere orgogliosamente superstite”) indirizzata agli stessi destinatari di quella di Marrandino contro di lui, ossia il segretarioLorenzo Cesa, il commissario regionaleGiuseppe De Mitae il commissario provincialeBiagio Iacolare.

“L’UDC a Pozzuoli nel 2012 ha ottenuto quasi 6.000 voti eleggendo 4 consiglieri comunali. Vi era l’accordo tra le forze di maggioranza dinon accogliere, in alcun partito, chi lasciava quello in cui era stato eletto. Ma il paradosso puteolano è che queste persone, unite in piccoli gruppetti consiliari, sono state anchepremiate da quel Sindaco che ne ha incoraggiato la “fuga” dall’UDC. Il nostro Partito ha sostenuto sempre il programma della coalizione di governo.  Tuttavia dopo 4 anni e numerosi consigli comunali dove l’Udc, per spirito di coalizione, si è assunto le proprie responsabilità, appare necessario fare una riflessione. L’UDC ha una dignità che va sempre rispettata, prima da chi ha l’onore di rappresentarlo nelle istituzioni, ma soprattutto dai partiti con i quali dovrebbe interloquire. Dico “dovrebbe” in quanto il PD, primo partito di maggioranza e partito del Sindaco con 8 consiglieri, considera il nostro come lo sgabello della coalizione.

Un PD che sta dimostrando di non essere in grado di governare alcun processo da solo e che quando gli si suggerisce di riconsiderare alcune posizioni, pensa bene di metterci in minoranza o addirittura di non invitarci alle riunioni. E’ per queste motivazioni che nell’ultimo consiglio comunale si è arrivati allo sfaldamento totale. Difatti, pensare di “accusare” un consigliere di aver votato con l’opposizione, fa pensare un fatto ancor più grave. Che ci sia stato qualcuno che dall’altro lato “imponeva” un voto, per di più segreto!Una spartizione che il sottoscritto si è rifiutato di ammettere e di subire incondizionatamente. Quando è stato chiesto di conoscere i nomi indicati dalla maggioranza, è stato riferito che solo un minuto prima di votare avrebbero svelato il “mistero” del nome da votare.

A questo modo di fare Sandro Cossiga e l’UDCnon possono certamente piegarsi! Come d’altra parte condiviso prima del consiglio comunale con la direzione provinciale del partito, che è rimasta meravigliata delle imposizioni antidemocratiche del PD ed ha chiesto al capogruppo di conservare la dignità del partito, proponendo nei 5 minuti di sospensione anche il rinvio del punto all’ordine del giorno. Oggi rivendico, quindi, con forza di essere stato, rispetto allo spirito del partito,l’unico baluardo contro il trasformismo di questi soggetti che, per interessi propri, si sono piegati al gioco del Sindaco, che ha mirato dall’inizio a dividere il nostro partito ed i suoi componenti.

Non si può pensare che per “mantenere” un posto in giunta si debba rinunciare ai valori e alla propria dignità.  Ho difeso strenuamente la posizione del partito per far si che esso non resti sempre e mai sia lo sgabello del Partito Democratico, perché, cosi facendo, non metteremo mai in condizioni di crescere la nostra idea di partito. Ho sottoscritto un programma elettorale di coalizione ed a esso va la mia lealtà. Ma nel momento in cui ci si allontana dalla trasparenza, dalla poca chiarezza e dalla libertà di espressione, allorasono gli altri che tradiscono il Programma e gli interessi della Città”.

A questo punto, sarebbe il caso che ivertici dell’Udcfacessero chiarezza sulcaso Pozzuoli.

Del comportamento dellamaggioranzanei confronti di Cossiga?

Il tempo delle parole è abbondantemente scaduto.

Ora servono i fatti. Anche perché manca un anno alla fine della consiliatura.

E, se si deve continuare così, meglio staccare la spina adesso che andare avanti solo per litigare o “posizionarsi” in vista delle prossime elezioni…