COLPO DI SCENA/ I Verdi “dissidenti” mollano Monaco e dialogano col Pd
Volano gli stracci in quella che, alle elezioni comunali del prossimo anno, doveva essere la principale coalizione di opposizione all’attuale maggioranza di centrosinistra.
Nella giornata di oggi si è infatti consumato il secondo clamoroso strappo dopo quello del 31 luglio scorso con la velenosa fuoriuscita da parte di“Pozzuoli Ora”dall’alleanza conEuropa Verde,Azione,Meridionalisti Democratici,“Uniti per Pozzuoli”(la lista civica fondata daFilippo Monaco) più l’UdeurdiCarmelo Cicalee le associazioni“Athena”,“Campi Flegrei”e“Noi con l’Italia”.
Ad abbandonare il campo stavolta sono stati proprio gliambientalisti finora schierati in alternativa a Figliolia(rappresentati in consiglio comunale daEnzo Pafundi) che, attraverso una comunicazione informale del segretario cittadinoGennaro Andreozzie del dirigente nazionaleVicente Migliuccihanno fatto sapere agli (ormai ex) alleati chenon se la sentono più di andare avanti nelprogetto intrapreso cinque mesi fa.
Un addio che i soliti beneinformati raccontano sia stato preceduto da unacceso scontro verbale, avvenuto nell’ultimo vertice tra queste forze politiche, che avrebbe visto come protagonisti proprioGennaro Andreozzi e Filippo Monacoe che si sarebbe consumato sulla valutazione delle potenzialità elettorali dei rispettivi gruppi, elemento predominante per decidere a chi spettasse la leadership nell’indicazione del candidato sindaco.
Si è arrivati insomma al“chi sono io”e “chi sei tu”.
Troppo per poter pensare di continuare a percorrere la stessa strada.
Voci sempre più insistenti raccontano però anche di uncorteggiamento ricevuto dal Pd(sia nell’area più vicina al sindacoFiglioliasia in quella di riferimento del presidente consiliareManzoni)a cui lo stesso Andreozzi pare non sia rimasto insensibile.
Cosa che avrebbe fattoinfuriare ancor di più Monaco, il quale avrebbe rinfacciato proprio ad Andreozzi di averlo“appeso”dopo aver lasciato la maggioranza Figliolia anche per condividere un percorso con i Verdi in vista delle ormai vicine consultazioni.
Questo è dunque, a meno di improbabili smentite ufficiali, lo stato dell’arte.
Adesso bisognerà capirecosa farannosiaMonaco(rimasto, sempre che non ci siano ulteriori defezioni, conCarmelo Cicale, i Meridionalisti Democratici e i due consiglieri di “Azione”,Vincenzo DanieleeLydia De Simone) siaEuropa Verdeche, non dimentichiamolo, non più tardi di sette settimane fa, in un comunicato congiunto con le forze che oggi ha abbandonato, dichiarò di voler costituire“un’ampia coalizione che, nel prossimo 2022, possa conquistare alla Città una guida politico–amministrativa che fondi il suo operato, innetta discontinuità con l’attuale maggioranza(…)”.
La stessa“attuale maggioranza”che, attraverso alcuni esponenti del Pd, sta tentando di assoldare alproprio internoanche Andreozzi & company, non facendosi mancare nulla: persinoavere con sé Verdi che politicamente si detestano, visto chePaolo Tozzi(in coalizione con il futuro centrosinistra nella lista“Davvero Ecologisti”) è considerato, dagli ambientalisti vicini al consigliere regionaleFrancescoBorrelli, un vero e proprio nemico giurato.
Ma, si sa, la battaglia politica di “posizionamento”, anche nella nostra città, ci ha abituati a tutto e al contrario di tutto.
Prepariamoci dunque, ancora una volta, a non meravigliarci di nulla.
