“Cossiga mortifica gli anziani”: sindacato contro funzionario comunale per le pigioni delle case popolari
Ricevo e pubblico una lettera inviata il 1°aprile al sindaco Figliolia, all’assessore Gerundo e al dirigente comunale Di Lorenzo*
Ci spiace scriverlo e ci secca ancor di più ammetterlo ma purtroppo, insiste da parte dell’ingegnerErmanno Cossiga, Direttore al Patrimonio del Comune di Pozzuoli, un atteggiamento provocante e sicuramente mortificante per decine e decine dipensionati, anziani che vivono nelle case comunali diEdilizia Residenziale Pubblica.
Con i nuovi canoni infatti assistiamo, nonostante lo zero percentuale dell’Istat, ad una incresciosa ostilità e all’aumento dell’importo nei confronti di una sola utenza, la più debole e a parer nostro quella più solerte a pagare il canone.
Sarà questa la loro colpa? La Legge Regionale Campania 19/97 con la quale vengono determinati i canoni, fissa come limite per la fascia A l’importo di due pensioni a trattamento minimo che per l’anno in questione equivale a € 13.022 e stabilisce inoltre che vanno dichiarati i redditi fiscalmente imponibili (articola 2 comma 1) e, mentre gliI.A.C.P.rispettano la normativa , l’Ente Comuneconsidera assegni e pensioni sociali, da calcolare in percentuale come redditi per il canone…
Non soddisfatto poi, l’Ente Comune per i trattamenti minimi non considera l’importo Inps esomma per il canone anche quelle maggiorazioni sociali che l’Istituto concede al pensionato per adeguarlo al minimo di sopravvivenza stabilito dalla Leggee fissato per il 2014, fonte Istat, nel calcolo della soglia di povertà assoluta a € 686 mensili (sic!) e tutto questo per incassare poche misere decine di euro dai pensionati aggravandogli il canone.
Nella più rosea previsione si tratterebbe per questa tipologia di utenza unaggravio di oltre 200 € annuali.
Il Ministro Tremonti, nel crearelasocial cardda 40 € mensili nel 2008, disse che il pensionato, l’anziano bisognoso c’era e andava considerato.
Alle osservazioni dell’UNIAT è stato risposto di fare ricorso.
Lo facciamo scrivendo questo, al Sindaco, all’Assessore e al Dirigente, poi alla stampa…
E dire che questo aumento non rientra nei bilanci di previsione poiché negli anni precedenti ci si èsempre adeguati alla normativa.
Ecco L’Ingegnere, novello Nibor Dooh che vuole fare cassa sulla pelle di una categoria avvilita e umiliata.
Considerare gli assegni sociali, non tener conto del trattamento minimo per i sessantenni soli e non applicare le percentuali di favore poi, fiore all’occhiello,multaretutti coloro che presentano la dichiarazione reddituale in ritardo.
La stessa e solita Legge Regionale Campania 19/97 prescrive il termine al 31 luglio e comunque entro il 31 dicembre, però imodelli di autocertificazionedell’Ente sono stati prodotti solo dal 1° aprile del 2015 (a differenza dei “vituperati” IACP pronti dal 1° gennaio dell’anno) e da considerare poi che la prima bollettazione è giunta tra gennaio e febbraio.
Rientrano anche questi canoni da 100/150 € affibbiati per il mese di gennaio nel bilancio di previsione?
Ma l’utente é il solo ad avere sempre torto?
Paga per lemigliaia di bollettini annullati perché sbagliati e quindi ristampati per i quali centinaia di utenti sono ancora in attesa di ritirarli e di pagarli?
Tra l’altro, vogliamo ricordare al Nostro chela Legge Regionale Campania 1/2008, al comma 6 dell’articolo 56, dava la possibilità a tutti coloro che negli anni precedenti non avessero presentato dichiarazioni reddituali di regolarizzarsi annullando le maggiorazioni!
E si sono consideratiritardi di due, quattro e sei anni: l’Ingegnere le maggiorazioni, le vuole per un mese di ritardo.
Per fare cassa sulla base di futili dimenticanze?
A tutti coloro in indirizzo chiediamo un incontro per intervenire per l’eliminazione di queste ingiustizie.
*Pasquale Di Bonito (Uniat zona flegrea)
