Covid, lo sfogo di un papà: “Tutti positivi nella mia famiglia di sei persone, se non hai soldi per pagarti i tamponi sei condannato agli arresti sociali…”
Salve a tutti, oggi vorrei raccontarvi la nostra esperienza (da contagiati dal Covid) che stiamo vivendo, o meglio dire, testando, poiché una situazione come la nostra non dà spiegazioni diverse.
Siamo una giovane famiglia, composta da 6 persone: io, mia moglie (tre dosi fatte) una figlia di 17 anni (due dosi fatte nelle stesse date del fratello 13enne) e due gemelli di 9 anni senza vaccino al momento del contagio.
Tutto inizia il 5 gennaio quando vengo a contatto con un collega il quale non sa ancora di essere un positivo: mi avviserà della sua positività due giorni dopo, il 7 gennaio.
Ora, per come sono i protocolli, la legge dice che chi ha tre dosi ed è stato a contatto con un positivo, effettuando un tampone (pagandolo ovviamente) e risultando negativo può uscire e svolgere attività lavorative.
Il 13 gennaio notiamo alcuni sintomi: rifaccio il test in farmacia (pagandolo) insieme a mia figlia 17enne .
Risultati: io positivo e mia figlia negativa.
Rientriamo a casa, mi metto in isolamento. Tutti in quarantena.
A distanza di 4 giorni, in data 17 gennaio, tutti i miei familiari fanno tutti il test (ovviamente pagando tranne per mio figlio 13enne che frequenta la scuola media) mia moglie con tre dosi fatte, mio figlio di 13 anni con 2 dosi fatte, i gemelli di 9 senza vaccino e la femmina di 17 anni con due dosi fatte.
TUTTI POSITIVI, tranne mia figlia che però poi risulterà positiva ad un test che faremo in casa e rifaremo in farmacia ovviamente per la corretta registrazione della sua positività al 19 gennaio.
Intanto mi finisce la convalescenza per legge.
I dispositivi emanati dal Ministero della Salute, dicono che devo rifare il test a 7 giorni.
Rifaccio il test, sempre a pagamento (anche se sono in piattaforma non ti chiamano pure se schiatti) e risulto ancora essere positivo.
Devo rifare un test il 26.
È certo che ci vorranno altri soldi per uscire da questo arresto sociale.
Primo messaggio: sappiamo che i vaccini non rendono immuni al 100%. Ma grazie al nostro governo abbastanza disorganizzato e lontano dalle famiglie, occorre affidarsi a parenti ed amici per le necessità derivate.
Hanno fatto decreti che arricchiscono altri a spese delle famiglie.
Non voglio poi parlare delle cavolate sul vagare in mare aperto per le scuole (scuole medie e superiori con tamponi gratuiti attraverso impegnativa del medico mentre per le scuole elementari no).
Per le procedure scolastiche il messaggio diventerebbe un romanzo.
Da premettere che ringrazio il Padreterno per come sta andando alla mia famiglia sul piano della salute, sapendo che fuori c’è peggio, specialmente negli ospedali.
Ma una domanda mi viene spontanea: la nostra costituzione esiste ancora? Dove sono andati a finire i principi fondamentali?
Capisco e comprendo sino ad un certo punto, ma ho visto e capito che questa è la terza guerra mondiale fatta con strumenti diversi.
A voi, dotti, illuminati, che ci governate, chiedo: ma la storia è solo materia scolastica o serve ad insegnare qualcosa?
*Testimonianza del signor L.A. pubblicata su Facebook
