“De Vizia e Comune, volete farci morire dalla puzza?”

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Il problema principale dellaraccolta differenziataputeolana è sempre lo stesso.

Bidoni per l’umido non lavati(in estate, per contratto, laDe Viziadeve farlo due volte al mese) enon sostituiti quando si rompono.

Un mix esplosivo che appesta gli sfortunati residenti che vivono sulla “scia olfattiva” di questi contenitori.

Anche perchénon tutti i cittadini sono virtuosie in tanti depositano l’organico anche quando sarebbe vietato, contribuendo a peggiorare la situazione.

Tutte queste criticità sono contenute nel caso che ci segnala la signoraErmelinda Musto, che abita sul lungomare divia Napoli, alcivico 5 della prima traversa Corso Umberto I°.

Ermelinda è furibonda e ci mostra(nella foto copertina)in che condizioni è il contenitore posizionato nel cortile del palazzo in cui risiede.

“In alcuni momenti della giornata, quando il sole picchia forte, la puzza arriva fino all’ultimo piano– ci racconta –Io vivo al primo e non ve lo dico proprio. Con due bimbe piccole, in alcuni momenti della giornata e con questo caldo, devo restare tappata in casa per evitare il rischio di infezioni.Il bidone è rotto da un anno, nessuno lo sostituisce e, per giunta, la De Vizia non lo ha mai lavato.Ho segnalato la situazione al Comune e alla ditta. Il Comune dice che ci vuole pazienza perché non hanno contenitori nuovi e bisogna aspettare che arrivino, la De Vizia dice che provvederà subito e non provvede mai. E’ uno schifo. Io personalmente pulisco e disinfetto questo bidone due volte alla settimana. Mi dicono che non dovrei farlo perché è vietato: ma se non lo fa chi viene pagato per farlo, giacchè il problema igienico-sanitario ce l’abbiamo noi, dobbiamo per forza provvedere di persona. Sto aspettando i vigili che mi vengano a multare per questo–dice Ermelinda-Se mi fanno la contravvenzione, prendo il bidone e glielo metto nella macchina loro: con quel colera che esce da lì dentro, vediamo quanto tempo resistono. Sto aspettando anche la tassa sui rifiuti. Come la vuole il Comune? A rate o tutta insieme? Facessero prima loro il proprio dovere e poi ci venissero a chiedere i soldi! Vergogna!”.

Questo lo sfogo della signora Musto, esasperata da una situazione che farebbe saltare i nervi anche a un monaco Zen.

Ad ogni modo,per conoscere con precisione tutto ciò che paghiamo nella tassa sui rifiuti, basta cliccare qui e leggere questo articolo pubblicato daPozzuoli21esattamente un anno fa, il 3 agosto 2014.