Figliolia gela gli sfrattati dai containers: “Martedì prossimo dovranno andare via dal palazzetto e cercarsi una casa, chi sostiene altro dice bugie e alimenta illusioni”
Da martedì prossimo 29 maggio, tutte le famiglie sfrattate dai containers di via Carlo Alberto Dalla Chiesa e ospitate nel palazzetto di Monterusciello, dovranno lasciare l’impianto sportivo e trovare un’altra sistemazione con il contributo economico offerto dal Comune.
E’ questa la volontà ribadita dalsindaco Enzo Figlioliain un comunicato stampa diramato nel pomeriggio. Una nota con cui, da una parte, il Primo Cittadino annuncia, come buona nuova, laproroga per altri sette giorni dell’ordinanza di requisizione del palaTrincone e dall’altra spegne qualsiasi speranza di trovare, per i nuclei familiari sgomberati dalla baraccopoli infestata dall’amianto, una soluzione alternativa ai soldi offerti dal Municipio per un anno di autonoma sistemazione.
Ipotesi che sembrava poter essere perseguita alla luce delledichiarazioni rilasciate dal deputato grillinoAndrea Casosu una“mediazione efficace”condotta dalPrefetto con il Sindacoe che doveva essere portata ad unvertice in Prefettura“ufficiosamente comunicato dal parlamentare Andrea Caso per la giornata di venerdì, per trovare definitivamente, di concerto con tutti gli organi istituzionali preposti, soluzioni concrete che garantiscano il diritto all’abitare per le persone sgomberate dal campo container”, così come oggi ha scritto sulla sua paginaFacebookilsindacato inquilini“Asia UsbNapoli“el’associazione“Mutuo Soccorso Napoli”, sodalizio che, attraverso una dichiarazione rilasciata a Pozzuoli21 dall’attivistaWalter Iannuzzi, ha voluto precisare che“le soluzioni, sia quelle temporanee che quelle definitive, non sono ancora state chiarite e decise, aspettiamo l’incontro di venerdì per definire i prossimi passaggi”e che“al momento le uniche abitazioni assegnate sono quelle date tramite regolare graduatoria, indipendentemente se gli assegnatari sono tra le famiglie del campo container o meno”.
Figliolia, però , ritiene che, al di là dell’utilizzo del contributo per autonoma sistemazione pagato dal Comune per un anno e dell’assegnazione di case popolari per chi è in graduatoria, gli sfollati non abbiano alcuna altra possibilità di ottenere un tetto.
Ecco infatti cosa scrive il Primo Cittadino nel comunicato stampa diramato alle 17.24 di oggi.
Acosa servirà dunque questo incontro in Prefettura, se davvero ci sarà?
