Lavori alle nicchie della Diocesi: la Chiesa chiede soldi ai cittadini, battaglie legali in vista?

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I lavori di ristrutturazione edilizia e adeguamento igienico-funzionale delcimitero Vescovilerischiano di finire al centro di undelicato contenzioso legale.

Numerose sono infatti le lamentele diconcessionari o eredi dei loculicostruiti in questa parte del camposanto di via Luciano per larichiesta economica che la Diocesiha avanzato come contributo per le spese relative a questi interventi.

In sostanza si tratta di pagare1650 euro(anche in 12 rate, se espressamente richiesto, ma non in contanti bensì con assegni circolari)per poter conservare il diritto ad ospitare i resti mortali dei propri cari nella zona cimiteriale di proprietà della Chiesa, in unanuova nicchia“chiavi in mano” (che sarà per tumulazione) e, nel frattempo, trasferire le spoglie dal vecchio loculo (che sarà abbattuto) ad uno provvisorio fino a quando non saranno terminati i lavori.

Unesborso di denaro che sta facendo andare in fibrillazione centinaia di famiglie(ad eccezione dei proprietari delle cappelle gentilizie, manufatti che non saranno interessati da questo progetto) e che ha già portato a qualchespiacevole e deprecabile momento di tensione anche nella sede della Diocesi, dove i concessionari delle nicchie sono stati invitati, a scaglioni e per appuntamento, a prendere visione e ad aderire con una firma a tutte le condizioni imposte per la procedura diriassegnazione dei loculi, impegnandosi aversare il primo acconto (o l’intera cifra pretesa) entro un mese dalla sottoscrizione del contratto.

Alla luce di questa situazione,c’è chi si sta muovendo per istituire un comitato e far partire azioni legaliper contestare il diritto della Diocesi ad esigere somme perlavori di manutenzione straordinaria che dovrebbero essere a carico del proprietario di un immobile, e non di un inquilino, così come peraltro stabilisce ilregolamento di polizia mortuaria del Comune di Pozzuoli a proposito delle nicchie costruite dal Municipio.

C’è però da dire che,nel contratto di concessione di queste nicchie, la Diocesi di Pozzuoli ha sempre stabilito espressamente che tutti i  lavori di manutenzione fossero a carico del beneficiario del loculo.

Condizione accettata da chi, come concessionario (a pagamento) della nicchia, ha controfirmato l’accordo.

In teoria, dunque, potremmo trovarci di fronte anche ad uncontratto capestroma che, se fosse annullato, porterebbe allaperdita del diritto alla nicchiada parte di questi cittadini.

Di certo, lapolitica locale non potrà restare in silenziorispetto a quanto sta accadendo,visto che è stata proprio la politica, attraverso il Consiglio Comunale, a consentire l’effettuazione di questi lavori, che porteranno ancheun arricchimento in denaro alla Diocesicon la possibilità di realizzare e vendere nuove nicchie.