Lavoro e natalità, da Pozzuoli un appello al Governo: “Serve un piano straordinario per il Sud”
“Lavoro e natalità sono temi che vanno affrontati insieme soprattutto nel Mezzogiorno, con un Piano straordinario per il lavoro nel Sud, particolarmente per le donne e per i giovani, e con una strategia che punti su infrastrutture, fiscalità di vantaggio, aumento delle retribuzioni e lavoro stabile e di qualità”.
E’ quanto emerso dal convegno, promosso da“Sud Protagonista”e“Donna e”, con il patrocinio delComune, tenutosi ieri pomeriggio al Rione Terra. Ai lavori, a cui ha portato il saluto istituzionale ilsindaco Gigi Manzoni, sono stati conclusi dalsottosegretarioal Lavoro Claudio Durigon.
Tra gli interventi, quelli diSalvatore Ronghi, presidente di“Sud Protagonista”, diGabriella Peluso, viceresponsabile diFratelli d’Italiadelle Politiche per il Mezzogiorno, diGiuseppe Fontanarosa, presidente del Centro Studi EuropeoPo.l.a.ri.s., diDoriana Buonavita, segretario RegionaleCisldella Campania, diMichele Raccuglia, responsabile Macro Area Sud-Ionica diAnpal, diCarolina Varchi, deputata diFratelli d’Italiae Responsabile delle Politiche per il Mezzogiorno, ed infine, le conclusioni delsenatore Claudio Durigon, sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche Sociali.
“Il divario tra Nord e Sud si è aggravato anche sul piano dell’emergenza demografica con le regioni meridionali che vedono ridurre sempre più la natalità e lo spopolamento dei territori– ha dettoSalvatore Ronghi–Basta pensare che, ogni anno, in Campania, si dissolve un Comune dalla densità abitativa di Mugnano di Napoli, con una media di 35 mila giovani campani che lasciano il territorio per cercare lavoro altrove. Anche se con quote ridotte, lo stesso accade in tutto il Sud. La connessione tra lavoro e natalità è totale– ha sottolineatoRonghi–e, per questo, urge adottare un Piano straordinario per il lavoro nel Sud che punti su un sistema di fiscalità di vantaggio che, in realtà, è di compensazione per i ritardi accumulati e che hanno penalizzato il Mezzogiorno”.
“L’indice medio della natalità è sceso da 9,4 nati per mille abitanti a 6,7 in Italia, con una maggiore riduzione del 6,1% nel Mezzogiorno”– ha sottolineatoGabriella Peluso– per la quale“non è un caso che nel Sud Italia, dove si concentra la metà dei disoccupati italiani e l’occupazione giovanile è ferma al 29,8% e quella femminile al 29,9%, la denatalità sia maggiore e che il Sud abbia smesso di essere la riserva demografica del Paese. Il Governo Meloni è partito con il piede giusto perché ha posto l’emergenza denatalità al centro dell’agenda di governo– ha sottolineato la Vice responsabile delle Politiche per il Mezzogiorno di Fratelli d’Italia –ma adesso occorre fare molto di più per il Mezzogiorno e mettere in campo una strategia per creare lavoro, soprattutto per donne e giovani, concretizzare le opere infrastrutturali del PNRR e creare i necessari “servizi” per le mamme lavoratrici”.
“Lavoro e natalità sono strettamente collegati”– ha sottolineatoDoriana Buonavita– per la quale“l’inclusione dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro è una priorità che riguarda tutto il Paese ma soprattutto il Mezzogiorno. Per la Cisl Campania è fondamentale favorire le assunzioni con ulteriori decontribuzioni, nuovi meccanismi di apprendistato, con l’incremento dei congedi parentali, con servizi più efficienti per conciliare la vita e il lavoro. Nella missione 4 del Pnrr è fissato come obiettivo il miglioramento dell’offerta educativa fin dalla prima infanzia per invertire la tendenza negativa fotografata da “Save the Children” dalla quale è emerso un territorio campano ma in generale meridionale non adeguato alle mamme lavoratrici”.
“Occorre puntare su un patto straordinario per il lavoro al Sud con l’ampia partecipazione delle imprese e puntare su un nuovo modello di formazione che tenga conto delle richieste del mercato e che venga espletata all’interno delle imprese”,ha dettoGiuseppe Fontanarosa.
“Per contribuire a creare lavoro nel Sud, particolarmente per i giovani e per le donne, occorre puntare sulle politiche attive per il lavoro per favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro e soddisfare il fabbisogno delle aziende per rispondere alle ‘scarse competenze adeguate’. Anpal Servizi, agenzia del Ministero del Lavoro, può essere il soggetto che connette il mondo produttivo con il mondo del lavoro e dell’istruzione”, ha aggiuntoMichele Raccuglia.
Ai lavori del convegno hanno partecipato con i loro contributi ancheMaria Flocco, dell’associazione“Donna e”, componente della Consulta Regionale per la Condizione della Donna,Damiano Mendozza, presidente dell’associazione“Oltre”,Arianna Mocerino, consigliere diFratelli d’Italiadella X Municipalità di Napoli,Antonio Ronghi, segretario diCnal.
“Il recente studio di Save The Children evidenzia che le regioni meridionali non sono regioni per mamme e che è molto carente quella rete di servizi e di vivibilità che è indispensabile per guardare al futuro con speranza e per mettere al mondo i figli– ha evidenziatoMaria Flocco–a questo si aggiunge il dramma della disoccupazione, della precarietà e del lavoro povere, che impedisce ogni progetto di futuro. Il Governo deve dare risposte forti e chiare a questi problemi”.
“Il lavoro delle donne professioniste non ha alcuna tutela dal punto di vista della maternità– ha evidenziatoArianna Mocerino–per questo occorre un intervento del Governo che possa estendere anche a questa categoria le tutele delle lavoratrici dipendenti per consentire loro di conciliare lavoro e maternità”.
“Serve con urgenza una legge sulla rappresentatività dei sindacati per porre fine a quelle realtà sindacali che stipulano contratti gialli in danno delle lavoratrici e dei lavoratori e per garantire la copertura contrattuale a tutte le categorie di lavoratori e di lavoratrici anche a tutela della loro dimensione familiare”, ha aggiuntoAntonio Ronghi.
“Il Mezzogiorno non può continuare sopportare la ‘fuga di cervelli’– ha aggiuntoDamiano Mendozza–,in questa parte del territorio nazionale occorre una strategia che valorizzi le competenze e le eccellenze e che, con strumenti fiscali a favore delle imprese, consenta di aprire loro una vera prospettiva di lavoro per restare sul territorio e creare una famiglia”.
In collegamento telefonico la Responsabile delle Politiche per il Mezzogiorno,Carolina Varchi, che ha ricordato“i provvedimenti adottati dal Governo Meloni nella legge di Bilancio e nel Decreto Lavoro con i quali ha incrementato l’assegno unico per i figli, tagliato l’iva sui prodotti per l’infanzia, sostenuto la decontribuzione per le assunzioni di giovani e donne, tagliato il cuneo fiscale, sostenuto il welfare aziendale. Tutto ciò è fondamentale e costituisce la base della nostra azione di contrasto della denatalità”.
Infine, le conclusioni delsottosegretariodi Stato al Lavoro e Politiche Sociali, ilsenatore della Lega,Claudio Durigon:“Condivido la necessità di un piano straordinario per il lavoro nel Sud che punti sulla fiscalità di vantaggio e che rilanci le politiche attive per il lavoro mettendo in sinergia domanda e offerta di lavoro creando nel Sud opportunità lavorative particolarmente per donne e giovani. Su questo grande progetto lavoreremo insieme con grande intensità”.
