Ambulanti del mercatino contro il Sindaco: “Figliolia ci tratta come commercianti di serie b!”

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Un giorno di apertura in più ma 23 ore totali in meno di lavoro.

Rispetto allo scorso anno, durante le festività natalizie, gliambulantidelmercato non alimentare di via Romaperdono oltre tre turni “normali” di attività.

Una “mazzata” non indifferente in un periodo di crisi come quello che sta attraversando ogni categoria commerciale.

Ed i33 venditori(28 fissi più 5 occasionali, i cosiddetti “spuntisti”), metà dei quali puteolani, se la prendono con ilsindaco Enzo Figliolia, a loro dire colpevole di averli“discriminati”.

A sfogarsi a nome di tutti i suoi colleghi èGiovanni Catone, uno degli operatori più agguerriti:“Attraverso il nostro sindacato(UnimpresaconAldo MarcellinieConfartigianatoconGianluigi Valente)avevamo chiesto all’assessore al commercio di mantenere gli stessi orari di apertura e chiusura osservati a dicembre 2014. Poi lo stesso assessore(Carlo Morra)si è dimesso e le sue deleghe le ha prese il sindaco Figliolia. Ma quelle richieste sono rimaste lettera morta–spiega Catone-fin quando, dopo aver tentato invano di avere un appuntamento con lui per un bel po’ di giorni, non siamo riusciti ad incontrare il Capo dell’Amministrazione. Ed è stato in  quella occasione che abbiamo appreso della sua intenzione di ridimensionare notevolmente la nostra attività proprio durante i giorni in cui le famiglie tradizionalmente hanno più voglia di spendere e qualche soldino  in più per farlo”.

Ma per qualemotivoè accaduto tutto ciò?

“Per iparcheggi, almeno questa è la motivazione ufficiale che ci è stata fornita–spiegaCatone–Il Sindaco ci ha detto chiaro e tondo che, nel periodo delle festività di fine anno, gli si riducono gli stalli di sosta a disposizione rispetto al numero di visitatori nel centro storico e dunque ha la necessità di liberare per il maggior tempo possibile i70 posti autodell’area di via Roma in cui noi esercitiamo la nostra attività.  Gli abbiamo spiegato di comprendere questa esigenza, ma che allora ci sistemi altrove! Non possiamo pagare dazio sempre noi a vantaggio degli esercizi commerciali a posto fisso che devono avere la clientela in grado di poter fermare la macchina in qualche posto.Figlioliaha detto che ci avrebbe pensato, poi, dopo qualche giorno di silenzio, ci ha riferito che non poteva accontentarci. Sentiamo di aver subìto unadiscriminazioneassurda. Il Sindaco non può trattarci comecommercianti di serie B.

E noi non possiamo essere considerati come zavorre, visto che con le mie orecchie ho sentito l’assessore Camminoproporre di‘cacciare il mercatino da via Roma’: ha usato esattamente queste parole!Eppure pensavamo di meritare un minimo di considerazione, visto che finora abbiamo fatto tutto ciò che il Comune ci ha chiesto per migliorare illivello esteticodi ciascuna rivendita con tendaggi dello stesso colore e per regolarizzare lemorositànell’occupazione di suolo pubblico.Pensavamo di non poter essere ulteriormente bistrattati, visto che, a causa del maltempo e della fortissima ventilazione che caratterizza questo posto,per tre mesi all’anno qui a via Roma noi non possiamo lavorare.Se poi, abbiamo la fortuna di aver un dicembre col  bel tempo,  e ci viene impedito di lavorare a tempo prolungato come abbiamo sempre fatto nel periodo commercialmente più redditizio dell’anno, allora vuol dire chec’è qualcosa che non va nel modo di governare questa città. Dopo tutto quello che abbiamo passato negli ultimi 14 anni, con due spostamenti, davia PergolesiallePalazzinee dalle Palazzine avia Roma, con unacrisi economicache ha fatto crollare gli incassi e con quest’ultima sistemazione che ci ha portato più disagi che altro, quale sarà il prossimo sacrificio che ci verrà richiesto? Calarci le braghe?”.