“Renzi è un pirla”: dirigente e assessore Pd la fanno fuori dal vaso…

“Renzi è un pirla”: dirigente e assessore Pd la fanno fuori dal vaso…

Secondo una recente sentenza della Cassazione, dare del“pirla”ad una persona è lesivo del suo onore.

Figuriamoci quando l’epiteto è rivolto ad unpremierche contestualmente è anchesegretario di partito.

E immaginiamo cosa si possa scatenare se a dare questo “giudizio” è undirigente di quel partito, ottenendo il gradimento di unassessore di quel partito, espresso da unsindaco di quel partito.

Succede a Pozzuoli, dove suFacebook(sempre lì scoppiano i casini, c’è poco da fare…) tre giorni fa, alle 10.08,Gigi Contessa,dirigente cittadino del Pd(componente il dipartimento localeComunicazione e Partecipazionenel partito), scrive un post commentando un articolo del sitoHuffington Post.ita proposito delle critiche cheMatteo Renzirivolge ai“grillini”sulreddito di cittadinanza, considerato dal Presidente del Consiglio“una elemosina di Stato”.

Contessanon usa giri di parole:“Questo è un pirla”, scrive a proposito di Renzi e in difesa del reddito di cittadinanza.

E già basterebbe per creare un “caso”.

Sebbene, per onestà intellettuale, bisogna dire che Contessa (simpatizzante diPippo Civati)da mesi non partecipa più alle riunioni del Pd puteolano, partito di cuinon ha nemmeno rinnovato la tessera nel 2016proprio perché non condivide né alcune scelte politiche né la comunicazione renziana.

Partito nel cui direttivo, per la verità, non si legge nemmeno più il suo nome (stando al sito ufficiale del Pd di Pozzuoli) anche se poi compare come membro di un dipartimento.

Se dunque da Contessa c’era da aspettarsi un’opinione di “rottura” essendo ormai egli chiaramente in uscita dal Pd, ciò che sorprende è ilprimo “like”ricevuto alla sua non certo positiva definizione di Renzi.

Che è piaciuta innanzitutto aPaolo Ismeno,assessore da tre mesi nella giunta Figliolia in quota Pd.

E qui la situazione è diversa.

Benchè infatti Contessa e Ismeno (lui sì dirigente cittadino a tutti gli effetti del Pd) viaggino da tempo a braccetto nella stessa “area” del partito,potrebbe essere quanto meno imbarazzante per un assessore Democrat, nominato da un sindaco Democrat (e “renziano”, sia pure della seconda ora, come lo è Figliolia dopo aver mollato Bersani),dare un “mi piace” a chi ha appena definito“pirla”il capo dei Democrat(oltre che del Governo).

E meno male che Ismeno si è fermato qui e non ha approvato anche il successivo commento con cuiContessa, sia pure addolcendolo con uno smile,ha espresso il desiderio di schiaffeggiare Renzi.

Comunque, se dobbiamo fare un pronostico, scommettiamo che non accadrà nulla, né a livello di querele né di “sanzioni” interne al Pd.

Anche perché, come ci rivelò tempo fa un esponente locale del Pd,“per essere cacciati dal partito Democratico ci vuole la raccomandazione”.

Tuttavia, così come abbiamo già recentemente sottolineato per un altro assessore puteolano,sarebbe il caso che chi fa politica maneggiasse con maggiore attenzione i social network: perché, specie con Fb, a finire in una“tarantella”ci vuole davvero poco….(soprattutto poi se si sceglie di avere anche giornalisti tra gli amici “virtuali”).