Sciopero dello straordinario per i comunali di Pozzuoli

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Niente lavoro oltre l’orario di servizio.Cgil,CisleUilsfidano l’Amministrazione stabilendo chetutti i dipendenti comunali non dovranno più fare nemmeno un minuto di straordinario.

E’ il primo risultato dellostato di agitazioneindetto dalle organizzazioni provinciali di categoria per protestare contro ilcomportamento“antisindacale”dellaGiunta Figliolianell’escludere i rappresentanti dei lavoratori dallatrattativa sul salario accessorio del 2016.

Una vertenza che finirà quasi inevitabilmente davanti alGiudice del Lavoro, a meno che non vada in porto la procedura di “raffreddamento” del conflitto, con untentativo di conciliazionetra le parti, previsto perdopodomani, giovedì 26 gennaio, alle 10.30 davanti al delegato delPrefetto di Napoli.

Nel frattempo, la Triplice, attraverso una nota congiunta firmata daSalvatore Tinto(Cgil),Gianni Capuano(Cisl) ePeppe Migliaccio(Uil),diffida“chiunque dall’esigere prestazioni oltre l’ordinario, anche in riferimento all’ultima sentenza della Corte Costituzionale sulla non obbligatorietà del lavoro straordinario da parte dei dipendente”.

Un verdetto con cui si stabilisce che, anche in presenza di situazioni di emergenza,il lavoro straordinario non può mai essere imposto dal dirigente o funzionario della pubblica amministrazione al proprio dipendente ma deve essere volontariamente accettato da quest’ultimo.

Solo il lavoratore ha dunque la facoltà di scegliere se, su richiesta del proprio superiore, vuole restare in servizio anche dopo l’orario ordinario stabilito dal contratto: il che comporta la possibilità, per quest’ultimo, dirifiutare il lavoro straordinario senza per questo essere passibile di sanzione disciplinare.

Il sindacato minaccia, quindi, da ora in avanti, didenunciare chiunque costringa il personale a fare lo “straordinario” al Comune di Pozzuoli.

Obiettivo: dimostrare all’Amministrazione che i servizi municipali si reggono principalmente su prestazioni che presuppongono il pagamento di un “salario accessorio” ; prestazioni che, per legge, devono essere oggetto di trattativa con i sindacati e non possono essere decise dalla Giunta in modo unilaterale,  così come è accaduto con la delibera 190 del 23 dicembre scorso, cheCgil, Cisl e Uil hanno deciso di impugnare in sede giudiziaria.