“Terremotini” e temporale paralizzano Pozzuoli

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Strade intasate e allagate, paura e caos generale. E’ stata una mattinata d’inferno quella vissuta oggi daPozzuoli, che ha fatto i conti con la temutissima assenza di unpiano di evacuazionein caso di emergenza, ma soprattutto con una viabilità sempre meno scorrevole (anche e soprattutto per decisioni politiche).

Tutto è cominciato poco dopo le 9.20, quando è iniziato unintensosciame sismicoavvertito da molti cittadini (31 scossein poco più di due ore, la più forte dimagnitudo 2,5con epicentro tra i Pisciarelli e la Solfatara a 2-3 chilometri di profondità come si legge sul sito ufficiale dell’Osservatorio Vesuviano).

In un nonnulla si è scatenato l’effetto-psicosi.

Anzitutto in moltescuole(se non tutte) di ogni ordine e grado, dove è stato deciso disospendere le lezioni e mandare a casa i ragazzi(anche minorenni senza che i familiari fossero avvisati, come ci segnala qualche nostro lettore): e, se questo è il risultato concreto di qualche movimento tellurico nemmeno così potente, viene istintivamente da chiedersia che diamine servano(oltre che a spendere soldi pubblici)le varie esercitazioni di protezione civileche periodicamente vengono svolte proprio negli istituti didattici per gestire queste emergenze in modo razionale e non sull’onda dell’emotività.

Ovviamente, ciò ha provocato untraffico infernale, causato dalla marea di auto guidate da genitori impegnati nel “recupero” dei figlioli “terremotati”. Ingorghi ovunque.

E siccome i guai non vengono mai soli, a completare il “quadro nero” ci si è messa anche un potentescaricatadi pioggia, che, come sempre, ha vistovia Napoli nella pole position dei disagi(vedi fotogallery sottostante), sempre a causa della scandalosa gestione dilavori pubbliciche hanno previsto prima le opere di riqualificazione in superficie e poi, chissà quando, quelle che interesseranno le fogne.

Lavori che, tra l’altro,chiudono strade finora carrabili, magari utili in caso di necessità: come la parte delcorso della Repubblicache circumnaviga la cassa armonica, destinata a diventareisola pedonalecon tanto di gradini di accesso dal corso Garibaldi.

Dopo i famigerati paletti del lungomare, un’altra piccolissima via di fuga che se ne va.

Un altro piccolissimo motivo per sperare che il Padreterno ce la mandi sempre buona.

In caso contrario, i nomi e cognomi di chiringraziareper questiregali, li abbiamo già scrupolosamente annotati…