Ricevo e pubblico da Gian Luigi Valente*
<<Premesso che valuto il lavoro di questa Amministrazione Comunale arduo e difficile, poiché il non-governo di questi ultimi 10 anni ha lasciato troppe cose in sospeso, e premesso che ho votato e voterei il nostro Sindaco, sia per capacità e competenza, sia per il suo senso di appartenenza a questa meravigliosa terra, la domanda che mi pongo (e che pongo a tutti dopo il Consiglio Comunale del 30 settembre scorso) è: a cosa serve la politica? Ho ascoltato con molta attenzione la bellissima proposta fatta dal Forum dei Giovani per un osservatorio sul lavoro, poiché il grado di disoccupazione della zona flegrea non è stato mai così preoccupante. Ma sono rimasto perplesso per l’intervento del consigliere Elio Buono, il quale, per riprendere un concetto di legalità sul piano regolatore, ha introdotto un argomento alquanto particolare, dicendo: “Vorrei altre 100 proposte fatte in questo modo, dato che faremmo di tutto per migliorare ed incrementare la situazione lavorativa”. Beh, questa affermazione mi ha lasciato disorientato, dato che ho un ricordo molto nitido di quello che accadde il 2 agosto 2012, dopo che su via Pergolesi ci trovammo divieti di sosta non concordati con nessuno, che ancora oggi portano un disagio per le nostre attività. In quell’occasione, scioperammo, bloccando la strada e intervenendo direttamente in quella seduta di Consiglio Comunale. Bene: ricordo l’espressione e i commenti di alcuni consiglieri di maggioranza, che risposero non al microfono ma direttamente a noi, indicandoci come “straccioni e morti di fame”. Allora, la domanda che mi pongo è questa: ma la politica serve davvero per fare il bene dei cittadini o è soltanto un mezzo, usato da alcuni consiglieri, per conservare le poltrone?>>
*segretario cittadino del sindacato Unimpresa