mercoledì, Marzo 26, 2025
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A Pozzuoli basta l’assenza (giustificata) di un dipendente per chiudere un ufficio comunale!

E’ stato il grave impedimento familiare dell’unico dipendente non in ferie a determinare la chiusura dell’ufficio comunale della mobilità, preposto al rilascio dei contrassegni di sosta per disabili e invalidi.

L’episodio lo abbiamo raccontato ieri grazie alla segnalazione di un cittadino (clicca QUI per leggere l’articolo).

Oggi, via social, arriva la spiegazione di quanto accaduto.

A fornirla è Sergio Mantile, sindacalista della Cisl, che ha voluto precisare la causa del disservizio.

Sapere cosa abbia determinato l’episodio però non toglie nulla alla sua gravità. Anzi, probabilmente, ne aggiunge un ulteriore tassello, visto che il racconto di Mantile (nella foto) è una testimonianza oggettiva della disorganizzazione dell’Ente, che non dovrebbe mai lasciare un solo lavoratore (soggetto a qualsiasi imprevisto, così come tutti noi) ad avere una responsabilità così grande come quella di poter determinare, suo malgrado, l’interruzione di un pubblico servizio, che, lo ricordiamo, è un reato punito dal codice penale.

“Le responsabilità – sottolinea in un post su Facebook consigliere comunale Raffaele Postiglione, di Pozzuoli Ora! (nella foto) –  sono da ricercare nelle scelte politiche di organizzazione dei servizi, di suddivisione dei lavoratori tra settori e ancor di più nella decisione di mandare a casa, tramite prepensionamenti lacrime e sangue, oltre 200 persone senza un idoneo piano di turnover che assicurasse sevizi adeguato ai cittadini. Abbiamo oltre 12 assistenti sociali in meno al numero previsto dalla legge e chi amministra sceglie di puntare la stragrande maggioranza delle risorse sull’assunzione di vigili urbani, ben cinquantanove. Importanti, ci mancherebbe, ma amministrare non vuol dire ovviamente solo controlli e repressione. Quanto accaduto ieri mattina – conclude l’esponente di opposizione – non è un caso sporadico, solo qualche giorno fa la polemica per un solo addetto all’ufficio anagrafe ed è una situazione che ritroviamo anche in altri settori. È così all’ufficio traffico, è così anche allo sportello per il cittadino, è così persino all’ufficio tecnico dove si va avanti grazie all’abnegazione dei lavoratori. Non è così, invece, all’ufficio tributi dove si è scelto anche il supporto di una società esterna. Un’organizzazione che è lontana anni luce dal sostegno e supporto che un’amministrazione pubblica dovrebbe ai propri cittadini”.

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