mercoledì, Novembre 13, 2024
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Abusivi nelle case popolari: sanatoria riaperta dalla Regione

Buone notizie per chi ha occupato illegalmente una casa popolare entro il 31 dicembre 2010. La Regione Campania ha infatti prorogato fino al prossimo 30 novembre il termine per poter presentare la domanda di sanatoria ed avere così la possibilità di diventare legittimo assegnatario dell’alloggio di cui ci si è impossessati abusivamente a suo tempo.

Lo slittamento di questa importante scadenza (inizialmente fissata al 5 agosto dell’anno scorso) è contenuto nella legge regionale numero 16 approvata giovedì scorso 7 agosto e pubblicata nello stesso giorno sul Burc (il Bollettino Ufficiale della Regione Campania).

http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/publicContent/home/index.iface

Il provvedimento è contenuto nel cosiddetto “collegato alla legge di stabilità regionale 2014”, ossia  la norma che stabilisce gli “interventi di rilancio e sviluppo dell’economia regionale nonché di carattere ordinamentale e organizzativo”.

All’articolo 13 di questa legge, è scritto espressamente che viene sostituito il comma 47 dell’articolo 1 della legge regionale numero 5 del 6 maggio 2013.

Il nuovo comma 47 dell’articolo 1 della legge finanziaria regionale 2013, stabilisce infatti che “è fissato al 30 novembre 2014 il termine previsto dal quinto comma dell’articolo 3, della legge regionale 14 aprile 2000, n. 13 (Regolarizzazione delle occupazioni abusive degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Risarcimento danni alla Pubblica Amministrazione e modifica all’articolo 11 della legge regionale 2 luglio 1997, n. 18)”.

La notizia è stata immediatamente divulgata da Pasquale Di Bonito, responsabile flegreo del sindacato inquilini Uniat, il quale, in una nota, tiene a sottolineare, a scanso di equivoci, che “la Regione ha fissato al 30 novembre 2014  la scadenza per la presentazione di istanza di regolarizzazione dell’occupazione abusiva di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, riaprendo così i termini per coloro che al 5 agosto 2013 non avessero ottemperato alla richiesta. Invitiamo, pertanto, tutti coloro che non avessero provveduto a tale richiesta, a presentarsi presso le nostre sedi per le informazioni e la compilazione dell’istanza.   Si ricorda però che l’istanza di regolarizzazione vale sempre e soltanto per coloro che alla data del 31 dicembre 2010 erano in situazione di occupazione abusiva. Per cui, coloro che successivamente al 31 dicembre 2010 avessero occupato un alloggio di edilizia residenziale pubblica, restano abusivi senza possibilità di sanatoria. Almeno per ora…”.

E’ importante anche ricordare che la richiesta di sanatoria per le occupazioni abusive di case popolari entro tutto il 2010, non comporta automaticamente il diritto ad essere considerati legittimi assegnatari.

La legge regionale modificata il 7 agosto, prevede infatti sempre l’obbligo, per gli enti gestori di questi alloggi, di richiedere “le certificazioni riguardanti i provvedimenti giudiziari ed amministrativi pendenti e definitivi dei soggetti e dei relativi nuclei familiari richiedenti la regolarizzazione”.

In pratica, Comune e Iacp dovranno monitorare attentamente la fedina penale di chi chiede la sanatoria, per evitare che i nuovi inquilini “ufficiali” possano essere persone condannate, imputate o indagate per reati gravi.

E anche sul subentro, le regole sono chiare:  se il legittimo assegnatario ha trasferito la propria residenza o ha abbandonato la conduzione dell’alloggio, possono entrare al suo posto soltanto “i parenti di primo grado e in linea retta, il coniuge o convivente more uxorio e i collaterali facenti parte del nucleo familiare da almeno due anni”.

La precedente norma stabiliva infatti che il subentro era possibile per i parenti inseriti nel nucleo familiare da almeno cinque anni: ora, dunque, questo termine si riduce di oltre la metà.

Insomma, per diventare legittimo assegnatario di una casa popolare occupata abusivamente entro il 31 dicembre 2010, bisogna non solo presentare la domanda entro il prossimo 30 novembre, ma si devono anche avere dei precisi requisiti.

Una cosa è certa: se la Regione continuerà a “partorire” sanatorie (fino al 2011 erano regolarizzabili soltanto le occupazioni abusive effettuate fino al 31 dicembre 1998, nel 2012 il “condono” si è allungato al 31 dicembre 2009 e nel 2013 si è esteso fino al 31 dicembre 2010), la compravendita illegale di alloggi popolari non finirà mai.

Bisogna mettere un punto fermo definitivo.

E la politica deve impegnarsi a non modificarlo mai più. Altrimenti diventa una farsa costruita soltanto per ottenere consenso.

Non a caso, nella prossima primavera si va a votare per  le elezioni regionali…

 

(nella foto grande in alto, un’immagine d’archivio di Monterusciello)

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