Applicare la politica territoriale dell’età augustea alla realtà attuale nei Campi Flegrei per arrivare ad istituire “autorità costiere, marine o lacuali, con funzioni e poteri accresciuti, tali da potersi realmente sostituire, nelle piene funzioni di governo territoriale, ai tanti piccoli enti comunali in cui sono frazionati i nostri territori costieri”.
E’ la proposta contenuta in un interessante studio pubblicato dal Bollettino della Società Geografica Italiana, la rivista maggiormente accreditata a livello universitario ed internazionale in tema di ricerca scientifica applicata alla geografia.


L’articolo in questione si intitola “I Campi Flegrei tra riforma augustea e odierno riordino funzionale” (contenuto all’interno di un volume riguardante “La geografia di Augusto tra persistenze e dinamiche evolutive”) ed è stato scritto a quattro mani dal romano Simone Bozzato (docente di Geografia all’Università di Tor Vergata) e dal puteolano Giacomo Bandiera, che nello stesso ateneo capitolino svolge attività di ricercatore scientifico di Geografia Economica presso la Scuola di Dottorato nel Dipartimento di Storia, Patrimonio Culturale e Società.
A Bandiera e Bozzato è stato affidato infatti il compito di analizzare la politica di Augusto in tema di definizione territoriale ed amministrativa delle realtà locali dell’impero romano.
Sono partiti, quindi, dallo studio della microrealtà flegrea, e di quanto ha scelto ed operato in tema l’imperatore: quindi hanno allargato il campo all’intero mondo romano, proponendo una nuova teoria che spiegasse il suo operato.

“L’abbiamo definita politica territoriale del pragmatismo flessibile – ci spiega il professor Bandiera – ed è oggi sempre più accettata in disciplina. Quindi abbiamo cercato di riapplicare questo modo di operare augusteo nel settore della politica territoriale, all’odierno sistema amministrativo generale, ed in particolare alla realtà flegrea, proponendo un riaccorpamento delle singole realtà amministrative locali, cioè i comuni, in un’unica entità, ricollegando il tutto alle opportunità ed esigenze di carattere funzionale, cioè al generale fenomeno di trasformazione economico-sociale che sta interessando l’ambito, dal settore produttivo e manifatturiero al settore terziario e turistico”.
Di seguito pubblichiamo l’intero articolo.
A cui associamo i più sinceri auguri di buon lavoro al professor Bandiera, al quale l’associazione Geografi Italiani ha affidato l’incarico di organizzare una importante sessione di lavoro nell’ambito del prossimo congresso Geografico Italiano (in programma a Roma dal 7 al 10 giugno) sul tema dei “waterfront urbani delle città europee” e dei “processi di recupero e rifunzionalizzazione che li stanno interessando”.
L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL BOLLETTINO DELLA SOCIETA’ GEOGRAFICA ITALIANA