Attraverso l’ennesima ditta privata, il Comune sta provvedendo al calcolo dei consumi dell’acqua su tutti i contatori installati nel territorio cittadino.
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Un lavoro che però solo sulla carta appare semplice.
I letturisti della ditta incaricata, infatti, stanno incontrando notevoli difficoltà nel poter espletare il proprio compito, specie quando il misuratore è interno all’abitazione e dunque si deve inevitabilmente chiedere al proprietario o all’inquilino dell’alloggio di poter entrare in casa.
Il più delle volte la risposta ricevuta è un netto rifiuto per paura che si tratti di persone poco raccomandabili.
Non solo: spesso, a questi operatori, in malo modo, viene impedito perfino di lasciare, nelle cassette postali dei condomini, anche le cartoline di colore verde da utilizzare per comunicare la lettura del proprio contatore in modo autonomo.
Ovviamente, per chi agisce così, tutto ciò comporta una sola conseguenza: l’impossibilità di calcolare i consumi reali dell’acqua e quindi il pericolo che, ricorrendo ad una stima, l’importo della bolletta sia molto più alto di quello che si riceverebbe se si lasciasse lavorare il letturista in santa pace.
L’invito che facciamo alla popolazione, dunque, è quello di non impedire questo tipo di operazioni.
Se si hanno dei dubbi sull’identità delle persone che, peraltro dotate di tesserino di riconoscimento, si qualificano come letturisti di una ditta privata incaricata per conto del Comune, si può telefonare al 320/9773918 o inviare una mail ad acquedottodipozzuolilaflegrea@gmail.com
Allo stesso numero di cellulare 320/9773918 si può anche telefonare per concordare un appuntamento col letturista per la misurazione del contatore e per comunicare (anche via whatsapp) l’autolettura del contatore.
Nel caso in cui ci fossero poi comportamenti anomali o scorretti da parte degli stessi letturisti della ditta incaricata dal Comune, si può inviare una mail a carlo.diprocolo@comune.pozzuoli.na.it
Insomma, i mezzi per poter fare in sicurezza il nostro dovere da cittadini, ci sono.
Usiamoli ed evitiamo di maltrattare gente che sta cercando di fare altrettanto.
Il tutto, peraltro nel nostro interesse, visto che a nessuno piace pagare più del dovuto o perdere tempo a dover contestare fatture inevitabilmente “gonfiate”.