Un buco nelle casse comunali di un milione e mezzo di euro. A provocarlo sono stati alcuni imprenditori della balneazione che operano a Pozzuoli e che non hanno pagato (in tutto o in parte) Imu, acqua e spazzatura.
La denuncia è del consigliere pentastellato Antonio Caso, sulla base dei dati fornitigli (su sua richiesta) dall’Amministrazione. Un debito che non è ancora quantificabile nella sua complessità in quanto l’esponente di opposizione attende ancora di ricevere i dati sui pagamenti dei canoni di concessione da parte di questi operatori.
“Una beffa – scrive Caso (nella foto) sul proprio profilo Facebook- che si aggiunge al danno provocato dai muri e dai cancelli illegali che alcuni stabilimenti balneari hanno eretto con strutture tali da sembrare veri e propri locali, rendendo il mare un bene per pochi, per chi può permetterselo. Se dunque da un lato, ad una famiglia media, una giornata di mare può arrivare a costare anche 100 euro dall’altro diverse strutture balneari hanno generato un buco di quasi 1.500.000 euro nelle casse comunali per tributi non pagati. Com’è possibile?! Perché chi ha accumulato debiti può continuare tranquillamente ad operare con la sua attività. Ma, soprattutto, tu cittadino, che hai dovuto subire controlli agli ingressi, persino all’interno delle borse, tu che ti sei quasi sentito un criminale semplicemente perché volevi entrare in uno stabilimento balneare con bottiglia d’acqua, tu che se non paghi una rata della spazzatura ti senti “braccato”, sei almeno un po’ incazzato?!”
Secondo Caso, “se da un lato, in questi giorni, ci sono stabilimenti che ancora continuano (illegalmente) ad innalzare cancelli e mura, dall’altro dobbiamo immaginare e programmare una diversa gestione della linea di costa…un nuovo Masterplan per il litorale flegreo che elimini la disparità tra l’enorme fetta di costa in mano ai privati e quella rimasta libera. Un nuovo progetto che crei il giusto equilibrio tra libertà di accesso al mare e imprenditoria, e che smetta di devastare il territorio con impattanti costruzioni. Un nuovo modello sostenibile e accessibile. Basta volerlo!”.