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Ancora un alleato per Gigi Manzoni. E riesplode la guerra per l’utilizzo del simbolo PD

Dopo le liste che fanno riferimento a Filippo Monaco e Carmelo Cicale, il candidato sindaco Gigi Manzoni annuncia di aver chiuso l’accordo anche con Azione, il partito di Carlo Calenda rappresentato nel consiglio comunale puteolano da Vincenzo Daniele.

“Insieme alle forze politiche che da subito hanno condiviso la mia candidatura esprimo forte compiacimento per l’adesione di Azione, di Uniti per Pozzuoli, di Pozzuoli Futura e di Noi di Centro alla coalizione che mi sostiene. L’apporto di ulteriori forze, di ispirazione cristiano-democratica, rafforza il nostro progetto di governo della Città – ha dichiarato Manzoni in un comunicato stampa – Insieme intendiamo aprire una nuova fase caratterizzata dalla massima partecipazione e da una visione collegiale delle scelte, garantendo un reale rilancio di Pozzuoli ed assicurando un concreto e definitivo sviluppo economico, sociale, culturale ed occupazionale del territorio. Nei prossimi giorni ulteriori forze progressiste e democratiche sosterranno la nostra azione che si contrappone a quella del candidato Paolo Ismeno, sostenuto da forze sinora contrapposte, ispirata solo a logiche autoreferenziali ed elettoralistiche che non hanno nulla a che vedere con i reali bisogni dei cittadini e con le esigenze di crescita della nostra Città. Sui temi fondamentali – ha concluso Manzoni – saremo pronti a confrontarci con tutti coloro che, nella convinzione che tanto altro resta da fare per una Pozzuoli migliore, intendono realizzare una nuova e partecipata idea di governo. Il vero futuro e la via giusta siamo noi”.

Intanto, proprio in queste ore, si è ulteriormente infervorata la battaglia all’interno del Partito Democratico per l’utilizzo del simbolo in campagna elettorale.

Con un deliberato della commissione regionale di garanzia del partito (CLICCA QUI PER LEGGERLA), infatti, è stata stabilita l’incompletezza della procedura che ha portato alla selezione, da parte dello stesso PD puteolano, del candidato sindaco Paolo Ismeno.

Verdetto che ha indotto la stessa commissione di garanzia regionale a dichiararsi “incompetente” a decidere rimandando tutto al segretario nazionale Enrico Letta.

E la segreteria provinciale del PD, con una nota pubblicata stasera sulla propria pagina Facebook, ha fatto sapere che, in base ad un’interpretazione dello statuto espressa dalla commissione di garanzia nazionale, quelle procedure sono invece state correttamente completate.

Una posizione duramente contrastata dai 19 dirigenti del PD puteolano che sostengono la candidatura a sindaco di Gigi Manzoni.

“Sono emerse due candidature autorevoli, abbiamo richiesto le primarie di coalizione o le primarie di partito, ai sensi dell’articolo 24 dello Statuto del Partito Democratico – scrivono Procolo Terracciano, Carlo Di Procolo, Francesco Cammino, Pasquale Guarracino, Maria Carmine Tumiatti, Guido Tartaglia, Massimo Caiazzo, Gennaro Bellofiore, Gaetano Iannuzzi, Marta Marzano, Fabio Postiglione, Carla Migliaccio, Gennaro Migliaccio, Alberto Scotto Di Carlo, Zelda De Vito, Piera Porzio, Tiziana Genovese, Viviana Solimeo e Giordana Mobilio –  Lo abbiamo chiesto nelle sedi opportune, cercando di mantenere la discussione all’interno della sana dialettica politica. Abbiamo, almeno, chiesto di convocare un’assemblea degli iscritti, in cui confrontarci e decidere un metodo alternativo alle primarie. Tutte le nostre richieste sono cadute nel vuoto: il segretario cittadino ha designato Paolo Ismeno come candidato a sindaco del PD, un PD spaccato in due. Siamo stati in silenzio fino ad oggi, senza mai portare fuori dal partito le questioni che, per amore e rispetto del partito stesso, dovevano essere risolte al suo interno.Ma adesso, dopo aver subìto accuse infamanti alle quali mai abbiamo risposto, è il momento  che i cittadini di Pozzuoli sappiano che un organismo interno al PD, la Commissione Regionale di Garanzia, ha ammesso che le procedure seguite, concretizzatesi in una “mera raccolta firme”, sono state incomplete e non hanno garantito la “designazione di una figura unitaria che possa assurgere ad univoca espressione del PD di Pozzuoli”. La Commissione, quindi, nonostante non si dichiari competente per la nostra richiesta di utilizzare il simbolo del PD a sostegno della candidatura di Gigi Manzoni, riconosce che a Pozzuoli la candidatura di Paolo Ismeno è la candidatura di una parte del PD, a nostro avviso minoritaria. Come possiamo candidarci a guidare una città, a chiedere ai cittadini di rispettare le regole, se al nostro interno siamo i primi a negarle, quelle regole, per imporre alla città un candidato sindaco e una lista del PD che mezzo PD non sostiene? Non siamo noi a spaccare il partito, che rispettiamo al punto da volerlo difendere da colpi di mano che di democratico non hanno niente. Noi sosterremo Gigi Manzoni per affermare la prevalenza delle regole democratiche, delle decisioni condivise e dell’ascolto. Siamo certi che i Puteolani sapranno riconoscere la differenza”.

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