Via Miliscola a senso unico in direzione Lucrino con parcheggio su entrambi i lati della strada e col tunnel Montenuovo a senso unico da Lucrino verso Arco Felice.
Via Miliscola a doppio senso con strisce blu sul marciapiede opposto a quello in cui sono state appena disegnate.
Via Miliscola a doppio senso con apposite rientranze sul marciapiede di fronte ai negozi per consentire ulteriori aree di sosta.
Sono le tre ipotesi (più una quarta ancora “segreta”) che l’Amministrazione Comunale ha promesso di studiare in tempi brevissimi per dare una risposta ai commercianti di via Miliscola che stamattina, con una serrata e una marcia di protesta, hanno paralizzato il traffico per tre ore da Arco Felice al rione Toiano.
Il problema sono i parcheggi, praticamente quasi scomparsi in zona da quando è entrata in vigore l’ordinanza 118 del 27 giugno con cui il sindaco Enzo Figliolia ha vietato la sosta sul lato-mare della strada. Provvedimento a cui ha fatto seguito, sul lato opposto al divieto, (quello in cui insistono i negozi) la tracciatura delle nuove aree di sosta a pagamento con le strisce blu.
Due decisioni che hanno fatto inferocire chi lavora e chi abita in zona per ovvie ragioni: diminuendo drasticamente il numero di posti-auto, la clientela dei negozianti si dirada (c’è chi denuncia perfino un calo degli incassi dell’80% nelle ultime due settimane) e coloro che risiedono a ridosso della strada dovranno ingaggiare una vera e propria “guerra tra poveri” per trovare un buco in cui mettere la macchina, peraltro dopo aver anche pagato un abbonamento annuale alle strisce blu, oppure il grattino normale orario dalla seconda auto familiare in poi.
E così è scoppiata la rivolta.
Con cartelli e striscioni dal contenuto fin troppo eloquente (“Arco Felice non deve morire”, “Bonifica marciapiedi”, “Strisce blu commercianti in rosso”, “Ripristino delle strade”, “Più servizi meno tasse”), fischietti per fare più rumore possibile e sperare di far scendere giù in strada anche i residenti (tentativo risultato quasi del tutto vano) e contestazioni a squarciagola (“Crumiri!”, “Vergogna!”) nei confronti delle sparute attività commerciali che non hanno aderito alla serrata, i negozianti di via Miliscola hanno raggiunto il Municipio a mezzogiorno dopo 180 minuti di cammino sotto un sole rovente (che ha provocato anche due lievi mancamenti ad altrettante manifestanti) e con la “soddisfazione” di essere riusciti a creare notevoli disagi alla viabilità (soprattutto quella diretta verso le spiagge), anche grazie all’assenza di qualsiasi dispositivo di circolazione alternativa da parte del Comune in occasione del corteo e al notevole ritardo con cui i vigili urbani si sono visti sul posto a dar manforte ai poliziotti del Commissariato puteolano, che hanno gestito alla perfezione l’ordine pubblico.
E così, una volta giunti al Municipio di Toiano, una delegazione di 12 manifestanti è stata ricevuta in sala giunta dall’assessore alla viabilità Franco Fumo (il sindaco Figliolia era assente, pare per motivi familiari) che ha incontrato i cittadini alla presenza del suo collega alle attività produttive Carlo Morra e di alcuni consiglieri comunali (Salvatore Caiazzo, Mimmo Pennacchio, Gennaro Testa, Sandro Cossiga, Maurizio Orsi, Pietro De Vito e Paolo Tozzi: per qualche minuto si è visto anche l’assessore all’igiene urbana Franco Cammino).
Due ore di serrata discussione, dai toni pacati ma molto fermi (c’è stato anche chi, come il commerciante Salvatore Sicilia, ha rimproverato ai politici di essere stati “eletti per risolvere i problemi dei cittadini, non per crearne altri”), al termine della quale l’assessore Fumo ha raccolto, tra quelle avanzate dai commercianti, le tre proposte a suo parere più fattibili, riservandosi di dare una risposta in un successivo incontro (già programmato per questo venerdì alle 11 in Municipio) e di comunicare anche una quarta ipotesi che, secondo lo stesso assessore alla viabilità, “risolverebbe tutti i problemi, ma che devo vagliare prima con i tecnici comunali”.
“Su una sola cosa non possiamo tornare indietro –ha tenuto a ribadire Franco Fumo– E cioè tenere la strada a doppio senso ed entrambi i lati interamente parcheggiabili. La legge ce lo vieta e noi non abbiamo alcuna intenzione di passare guai. Al massimo, ma ci vorrà almeno un altro anno, possiamo pensare di realizzare delle rientranze ogni tot metri nel marciapiede di fronte ai negozi per dare un po’ di respiro in più alla sosta, così come è stato fatto già in via Fasano, nel tratto tra la Prysmian e la Sofer. Le altre due ipotesi, ossia lasciare il doppio senso ed invertire il lato delle strisce blu per recuperare altri posti-auto, oppure creare un senso unico verso Lucrino con parcheggio su entrambi i lati di via Miliscola e fare il tunnel Montenuovo a senso unico da Lucrino ad Arco Felice, richiedono tempi molto più brevi ma bisogna vagliare la fattibilità tecnica, soprattutto per l’abolizione del doppio senso in quella galleria, che è stata creata proprio per decongestionare il traffico di Arco Felice. Ad ogni modo, venerdì mattina sarò in grado di dare una risposta”.
Non resta dunque che aspettare ancora un po’ per capire come andrà a finire questa vicenda.