Danneggiamento a seguito di incendio: è questa l’ipotesi di reato formulata dalla Squadra Mobile di Napoli a carico di Antonio Caccavale, titolare della ditta di trasporti proprietaria del bus che la notte scorsa è stato fatto schiantare in retromarcia sul cancello di ingresso della sede centrale del Municipio e poi incendiato con della benzina.
La svolta nelle indagini coordinate dalla Procura è arrivata dopo i rilievi della Scientifica e l’esame dei filmati delle videocamere di sorveglianza che hanno ripreso tutte le fasi dell’attentato.
Ai poliziotti, Caccavale aveva dichiarato di essere stato vittima del furto del mezzo.
Gli inquirenti indagano sul movente del gesto: tra le ipotesi in campo una vendetta nei confronti dell’Amministrazione per un appalto da cui la ditta sarebbe stata esclusa per il trasporto scolastico.
