Ricevo e pubblico*
Quando una madre e un padre scoprono che per loro le cose da un giorno all’altro devono “cambiare”, dopo che si ha per il proprio figlio la diagnosi di autismo, ci si rende conto che si dovrà convivere per tutta la vita con una condizione che, nella maggior parte dei casi, porta a dover costantemente “accompagnare” il proprio figlio in ogni momento.
Un dolore, una delusione, a volte una sconfitta.
L’autismo è un disturbo subdolo, un autistico può parlare come non lo può assolutamente fare, capire la vita e le sue consuetudini in modo “diverso” dagli altri.
Dopo lo sconforto ed il trauma, però, si scopre il reale senso della vita, di quanto i piccoli traguardi siano enormi vittorie.
Ma i genitori che vivono queste realtà devono scontrarsi con mille ostacoli.
Tra la burocrazia, l’inserimento scolastico sempre faticoso e l’ignoranza della gente che spesso giudica senza sapere né minimamente approcciarsi a queste realtà, molti passi sono stati fatti.
I genitori delle persone con autismo di tutte le province della Campania hanno unito il loro grido di aiuto per esser sostenuti dalla Regione Campania con una legge regionale utile ed adeguata.
Alla vigilia della promulgazione della legge 134 dedicata ai disturbi dello spettro autistico, si sono virtualmente uniti utilizzando il sistema del “mail mob”, ribadendo le esigenze primarie di cui questa legge dovrebbe farsi portatrice, prime fra tutti il rafforzamento del ruolo delle famiglie e la libera scelta terapeutica da parte delle famiglie, con possibilità di gestione indiretta.

A causa delle numerose quantità di mail sopraggiunte, i server sono stati bloccati e gli indirizzi scollegati.
I genitori rimangono fiduciosi che la Campania si distinguerà al fine di assicurarci una possibilità di una vita alquanto dignitosa.
*Una mamma di Pozzuoli