Due puteolani su cento risultano iscritti al Pd.
E’ il dato eclatante che sta emergendo dalla chiusura del tesseramento per i nuovi ‘simpatizzanti” del partito.
Ieri sera si è infatti conclusa la campagna di adesione ai Democrat per chiunque non lo avesse ancora fatto: e i numeri (ancora non ufficiali ma, secondo indiscrezioni, molto attendibili) danno la dimensione dell’impegno che esponenti politici e dirigenti locali hanno profuso per reclutare nuovi adepti (al costo di 22 euro a cranio) in vista dei congressi, a cominciare da quello cittadino, che dovrebbe tenersi entro la fine di questo mese.
In sette giorni, oltre 1.300 cittadini hanno formalizzato la loro iscrizione al Pd, mentre altri 300 vecchi iscritti potranno rinnovare la tessera fino al momento del congresso.
Un vero e proprio record su scala nazionale se pensiamo che, mediamente, in tutto lo Stivale questo fenomeno coinvolge circa il 6% degli elettori di questo partito, un riscontro percentuale che a Pozzuoli è addirittura triplicato se prendiamo come riferimento i 9.003 voti presi alle comunali di due anni fa.
Quasi quadruplicato se invece contiamo la popolazione residente, giacché in Italia fino al 2018 soltanto lo 0.55% di tutti i viventi avevano in tasca una tessera del Pd.

A contribuire a questo exploit nel “capoluogo” dell’area flegrea c’è sicuramente il conflitto interno al circolo di piazza della Repubblica (dove ieri si faceva addirittura la fila per tesserarsi, con auto parcheggiate ovunque), dove da mesi si combattono a colpi di documenti la corrente di maggioranza legata al sindaco Enzo Figliolia (in cui si riconosce l’attuale segretario Antonio Tufano) e quella di opposizione capeggiata dal presidente consiliare (e aspirante futuro primo cittadino) Gigi Manzoni, in cui militano cinque consiglieri comunali su sette (il capogruppo Vincenzo Daniele, lo stesso Manzoni, Maria Rosaria Testa, Mimmo Pennacchio e Salvatore Caiazzo).

Una lotta senza esclusione di colpi che anche ieri è andata avanti a colpi di pesanti “inciuci” sulle modalità di acquisizione delle tessere e che rischia di riservare clamorose novità nei prossimi giorni, quando si arriverà alla conta ufficiale degli iscritti per “fazione” e si capirà quale delle due avrà maggiori probabilità di esprimere il prossimo coordinatore e di dettare dunque la linea del partito nei prossimi tre anni.
Un lasso di tempo in cui Pozzuoli tornerà a votare sicuramente per le Regionali e le Comunali: ma, probabilmente, anche per le Politiche.