Ricevo e pubblico*
Pozzuoli ha vissuto nei giorni scorsi le ennesime crisi bradisismiche, che hanno originato lunghe sequenze di scosse telluriche, anche abbastanza intense.
E’ andato tutto bene: nessun danno agli edifici, a parte la caduta di qualche intonaco.
La comunità puteolana sta ancora una volta mostrando la sua grande capacità nel saper gestire queste delicate fasi, quindi nessuna scena di panico, nessun gesto inconsulto, una grande maturità, pazienza e sapienza nel saper superare questi momenti di crisi territoriale.
L’amministrazione cittadina ha fatto quanto doveva per governare nel migliore dei modi possibile tutte le azioni necessarie per rasserenare i puteolani.
Abbiamo messo in campo tutte le risorse, vale a dire mezzi, persone e competenze, a nostra disposizione per mitigare le conseguenze negative degli eventi sismici.
Polizia municipale e Protezione Civile comunale, con le loro autovetture, hanno percorso incessantemente le nostre strade, in questo coadiuvate validamente dall’opera di Polizia di Stato e Carabinieri.
Abbiamo allertate e allestite ulteriori squadre di tecnici comunali, oltre ai tecnici presenti in questi già difficili giorni agostani, che hanno effettuato i dovuti controlli degli eventuali danni, rispondendo puntualmente a tutte le richieste pervenute.
Non abbiamo da rivendicare alcun merito, in quanto facciamo semplicemente quanto va fatto.
Personalmente sono convinto che i puteolani sanno cosa e come fare in questi difficili momenti, temprati da decenni di prove similari trascorse.
Pozzuoli, citando qualcuno che sa cosa significa questo “quando si tratta di scegliere e di andare, te la ritrovi tutta con gli occhi aperti, che sa benissimo dove andare”.
Così è stato, così sarà.
Tuttavia, da amministratore cittadino pienamente coinvolto e impegnato in queste difficili azioni di governo della nostra comunità, mi è rimasto un po’ di amaro in bocca.
Per compiere le scelte e le azioni che ci sono richieste e che prontamente assumiamo, abbiamo utilizzato, in quanto informale centrale operativa, naturalmente la casa comunale, cioè le stanze dell’ufficio del Sindaco e la sala di giunta.
Le cui porte sono state lasciate volontariamente aperte, in modo da operare in piena trasparenza e sotto gli occhi di tutti, ma in modo da favorire la partecipazione e l’apporto di qualsiasi rappresentante istituzionale della nostra città che volesse dare una mano, nel rispetto, naturalmente, dei ruoli, governo oppure opposizione, che i puteolani hanno deciso in un momento così difficile.
Chi ha a cuore il Bene Comune può anche dividersi nelle scelte politico-amministrative ma deve esser sempre pronto a unirsi nel fronteggiare le emergenze cittadine.
Perché, di questo sono profondamente convinto, anche attraverso i comportamenti delle sue classi dirigenti istituzionali una città mostra la sua reale fibra morale, la sua vera e intima essenza comunitaria.
Infatti, c’è chi ha giustamente compreso e colto questo particolare momento di cooperazione e questa necessità di sintonia istituzionale.
Alla luce di quest’esperienza allora, nel caso, speriamo naturalmente di no, dovesse ripetersi l’avverarsi di accadimenti simili, noi ripeteremo la stessa scelta compiuta nei giorni scorsi: agendo a porte aperte a chi, interpretando al meglio il mandato di varia natura ricevuto dai puteolani, intende avanzare proposte e vuole dare una mano concreta alla città nelle sue congiunture difficili.
Rispettando ruoli e responsabilità decisionali, ma nella profonda consapevolezza che ogni esperienza, ogni competenza va compresa e accettata nei momenti difficili della città, perché sono convinto e cosciente che le energie e le competenze di cui Pozzuoli è dotata non si esauriscono certo nel perimetro odierno di chi è stato chiamato a governare la città, ma l’intera società puteolana è dotata di conoscenze, competenze, esperienze pienamente accreditate e pronte a dare una mano nelle fasi difficili della città.
Perché, anche di questo sono intimamente persuaso, tutti noi viviamo una certezza: come puteolani qui siamo stati, qui restiamo, qui ancora saremo.
*Giacomo Bandiera (assessore comunale al governo del territorio)