lunedì, Settembre 9, 2024
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Camper comunale “regalato” (più 4.000 euro) alla Croce Rossa: lite Stellato-De Simone

Rischia di finire davanti alla Corte dei Conti una vicenda molto singolare che sta accadendo al Comune di Pozzuoli. Oggetto del contendere un camper in dotazione ai Servizi Sociali, concesso in comodato d’uso gratuito (ma non troppo…) alla Croce Rossa per assistere le persone senza fissa dimora che vivono in strada su una parte del territorio flegreo.

Il camper era infatti stato acquistato dall’Ambito Territoriale numero 12 (che comprendeva inizialmente anche Quarto, oltre che Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida) per un utilizzo diverso, ossia con lo scopo di fungere da sportello informativo mobile.

Utilizzo disciplinato da un “regolamento per la gestione del segretariato sociale”, approvato il 12 settembre 2013 a firma dell’ex assessore ai servizi sociali Teresa Stellato, nella sua qualità di presidente del coordinamento istituzionale dei Comuni iscritti all’Ambito Territoriale dei Servizi Sociali.

Ambito che il 30 gennaio scorso, con un avviso pubblico, ha deciso di affidare questo stesso camper, per la durata di un anno e al costo di 4.000 euro (2.500 per rimetterlo in sesto e 1.500 come contributo spese) ad un soggetto del terzo settore che lo impiegasse per aiutare, due volte a settimana, a partire dalle 19, tutti i senza fissa dimora accampati nelle strade puteolane, bacolesi e montesi che avessero bisogno di sostegno psicologico e alimentare.

Ad aggiudicarsi il servizio è stata la sezione puteolana della Croce Rossa, scelta dal Comune di Pozzuoli (come ente capofila dell’Ambito Territoriale 12 dei Servizi Sociali) con la determina 364 del 23 febbraio.

Di qui, lo scontro a distanza tra chi ha ricoperto e chi ricopre attualmente la carica di assessore comunale ai servizi sociali.

L’assessore Lydia De Simone

“Non vedo dove sia il problema – dice Lydia De Simone, attuale delegato  al ramo per l’Amministrazione Figliolia – Quel camper era fermo dal 2012 dopo aver svolto una campagna informativa, giaceva parcheggiato nel cortile del Comune di fronte alla palazzina 6, di fatto inutilizzato e a rischio di deterioramento. Il coordinamento istituzionale dell’Ambito dei Servizi Sociali ha deciso di riattivarne il funzionamento per monitorare il fenomeno dei clochard su tutto il territorio flegreo e dare un supporto a queste persone che vivono con questi enormi disagi, specie quando le condizioni meteo sono avverse. Se proprio dobbiamo fare polemica, allora la faccio io e rilancio: qualcuno deve spiegarci perché quel camper era fermo da cinque anni!”.

L’ex assessore Teresa Stellato

Piccata la replica del predecessore di Lydia De Simone, l’ex assessore Teresa Stellato: “Il camper era fermo perché il dirigente dei servizi sociali ne ha sempre bloccato l’utilizzo in quanto non c’era la figura professionale adatta per guidare un mezzo del genere. Detto questo, visto che il mezzo in questione ha ora una finalità diversa, ossia di contrasto alla povertà, rispetto a quella di segretariato sociale, per cui era stato acquistato a suo tempo,  mi piacerebbe poter leggere, perché non le trovo da nessuna parte, la delibera del coordinamento istituzionale di Ambito che ha cambiato la funzione di questo camper attraverso la modifica del regolamento per la gestione del segretariato sociale”.

Il camper acquistato per il segretariato sociale

“Ricordo a me stessa e all’assessore De Simone –prosegue la Stellato –  che questo regolamento rappresenta la parte normativa del piano sociale di zona, varato dalla Regione prima di erogare i fondi al Comune. Così come voglio ricordare che il camper era anche di proprietà del Municipio di Quarto, dunque mi chiedo se il Comune quartese sia stato interpellato prima di cambiarne utilizzo e darlo in comodato per un’attività che non riguarda nemmeno il territorio quartese. E mi chiedo se il Consiglio Comunale di Pozzuoli sia stato interpellato prima che l’Amministrazione disponesse diversamente di un bene patrimoniale di proprietà del Comune. Tra l’altro non capisco come mai  un comodato d’uso gratuito debba prevedere uno stanziamento di fondi a carico del comodatario per poter usare questo bene. Infine, vorrei capire qual è il rapporto costo/beneficio di questa operazione, visto che, a quanto pare, non è stato effettuato nemmeno un monitoraggio dei potenziali fruitori di questo nuovo servizio. Non vorrei scoprire che siamo di fronte ad un’operazione studiata per dare visibilità a qualcuno…”.

 

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