Campetto del parco Bognar “deturpato”? E’ scontro a distanza tra Figliolia e gli amici di Daniele Del Core e Loris Di Roberto
Scoppia la polemica tra il sindacoEnzo Figlioliaegli amici di Daniele Del Core e Loris Di Roberto, i due giovani del parco Bognar uccisi per gelosia da un loro coetaneo il 28 ottobre 2006.
Nel quindicesimo anniversario di questa tragica ricorrenza, infatti, molte delle persone che volevano bene a Loris e Daniele si sono incontrate nel luogo simbolo intitolato alla memoria di entrambi, il campetto del rione, dove sono in corso lavori di riqualificazione da parte del Comune.
E qui, allo scoccare della mezzanotte di ieri, hanno voluto ricordarli con una luminosa coreografia.
Un gesto che è stato stigmatizzato dalCapo dell’Amministrazione, il quale, con un comunicato stampa ed un post suFacebook, ha scritto che i tecnici incaricati dell’intervento hanno“trovatol’area deturpata in più punti. Parte del manto d’asfalto, che farà da base al materiale di rivestimento, è stato rovinato anche dall’esplosione di fuochi d’artificio. Sono fatti inqualificabili che ci lasciano sinceramente basiti e che non trovano nessuna giustificazione– ha commentato il Primo Cittadino –Sono noti l’impegno, la determinazione e i soldi pubblici che abbiamo investito per realizzare un’opera attesa e voluta da tutti. Mancano ancora altri step per completare l’intervento, come la messa in posa della resina sull’area calpestabile ed altre azioni. Cerchiamo di preservare questo bene comune, che sarà un luogo di svago e di socializzazione soprattutto per i nostri figli”.
Figliolia ha chiosato annunciando di aver“chiesto alla polizia municipale di effettuare dei controlli e di denunciare eventualmente chi fosse sorpreso ad essere protagonista di simili episodi”ed ha invitato i“cittadini a segnalarci atti di vandalismo”.
Una presa di posizione, quella del Sindaco,apertamente contestata da coloro che hanno organizzato la manifestazionee che, attraverso la pagina Facebook dedicata al trofeo di calcetto intitolato proprio a Loris e Daniele (e svoltosi per 13 anni di fila su quel campetto) poco fahanno replicato duramente a Figliolia.
Questo il testo del loro post:“Prima ‘violenti’, poi ‘drogati’ e ora ‘vandali’. Sono anni che con questi aggettivi subiamo attacchi infamanti dalle massime cariche della città di Pozzuoli.A mezzanotte tra il 27 e il 28 ottobre, come ogni anno ci siamo dati appuntamento al Bognar per esporre uno striscione in onore Loris e Daniele ed illuminare il campetto per testimoniare quanto sia vivo in noi il ricordo per i nostri fratelli. Per questo siamo stati etichettati dal Sindaco come Vandali, per una piccola dimenticanza, nello specifico per 20 centimetri di cenererimasta accidentalmente su una superficie ancora in lavorazione e quindi non ultimata.Ieri siamo stati in silenzio perché il 28 ottobre, nel giorno del ricordo non abbiamo voluto alimentale polemiche strumentali.Chi lo ha fatto, ha dimostrato di non avere alcun rispetto per la Memoria di due ragazzi tragicamente scomparsi 15 anni.Abbiamo evitato di ricordare che questo intervento arriva dopo 15 anni di chiacchiere.Così come non abbiamo voluto puntualizzare che a causa dei lunghissimi lavori, il Comune abbia perso l’occasione di celebrare degnamente il quindicesimo anniversario della scomparsa di Loris e Daniele con la consegna del campetto alla comunità.Ma alle chiacchiere preferiamo sempre i fatti.Noi siamo gli stessi che in questi 15 anni hanno dato vita a decine di iniziative in quello spazio, dallo sport al sociale, dai cineforum alle giornate di animazione per bambini.Siamo quelli che abbiamo preferito asciugarci il sudore addosso fino al ritorno a casa, abbiam preferito i calli sulle mani, la schiena spaccata e le unghie piene di pittura perché dovevamo realizzare a nostre spese una porta di calcio che non deve avere niente da invidiare a quelle degli stadi di serie A.Se il Sindaco vuole porre l’attenzione alla deturpazione, lo invitiamo a volgere il suo sguardo altrove in Città, non è difficile individuarla. Si impegni piuttosto per realizzare altri spazi di socialità. Il Campetto del Bognar è stato e rimarrà un luogo vissuto come Bene Comune, dove pervade il senso di solidarietà, di accoglienza e il valore dell’amicizia. Lo dimostrano i fatti, il resto è becera strumentalizzazione”.
