Sono giorni di grande agitazione tra gli attivisti “grillini” di Pozzuoli.
A far serpeggiare il malumore all’interno del movimento locale è stata la bocciatura dei tre puteolani che aspiravano alla carica di deputato col metodo uninominale, ossia la sfida secca con i concorrenti degli altri partiti.
I nomi provenienti dal “capoluogo” flegreo (che è il più popoloso dei 12 comuni del collegio numero 9) erano quelli di Giacomo Bandiera (55enne ricercatore universitario), Claudia Vellusi (42enne avvocato e assistente parlamentare) e Jacopo Di Bonito (31enne giornalista).

Autocandidature avanzate secondo il regolamento delle “parlamentarie” interne con tanto di curricula e relazione di presentazione da parte dei due consiglieri comunali cittadini, Antonio Caso e Domenico Critelli.

Tutto inutile.
Per i vertici del Movimento, Pozzuoli conta evidentemente come il due di briscola, nonostante i 10.596 voti presi dai Cinque Stelle alle ultime politiche del 24 febbraio 2013 (primo partito cittadino col 27,06% dei consensi) e l’ottimo lavoro di opposizione che stanno svolgendo entrambi gli eletti dal popolo alle comunali dell’11 giugno scorso.

Ad essere premiato in un collegio in cui i sondaggi danno avanti il M5S di circa 7 punti percentuali è stato infatti il 42enne maranese Andrea Caso (solo omonimo del consigliere comunale puteolano Antonio Caso: tra i due non c’è alcun rapporto di parentela), candidato appunto nel collegio uninominale numero 9, in cui voteranno anche i puteolani.
Secondo indiscrezioni, a dire l’ultima parola su questa scelta sarebbe stato il deputato pentastellato Salvatore Micillo (nella foto a sinistra), originario di Villaricca e candidato anch’egli (ma non con l’elezione diretta bensì col metodo proporzionale, al terzo dei quattro posti della lista “grillina”) nel collegio flegreo per la Camera dei Deputati.

Ci sarebbe da chiedersi cosa ha fatto chi, come il senatore uscente Paola Nugnes (ricandidata anch’essa col paracadute del proporzionale) aveva il compito di condurre, all’interno dei Cinque Stelle, da puteolana e unico parlamentare eletto nell’area flegrea, la battaglia per cercare di “spuntare” una candidatura di Pozzuoli nel territorio in cui i voti di Pozzuoli potrebbero risultare determinanti per far scattare il deputato di collegio.
Così come il 4 marzo sarà interessante capire se e come gli elettori “grillini” puteolani reagiranno, nel segreto dell’urna, allo sgarbo ricevuto.