Candidato sindaco del PD: il partito di Napoli “commissaria” Pozzuoli per scegliere tra Ismeno e Manzoni
Uno smacco tremendo ma anche una soluzione inevitabile viste le guerre interne che stanno dilaniando ilPdputeolano per la scelta del candidato a sindaco del partito e della coalizione di centrosinistra.
La guerra tra i sostenitori diEnzo Figlioliae i supporters diGigi Manzoninella designazione del futuro aspirante primo cittadino in vista delle elezioni di giugno sembra infatti già avere uno sconfitto: tutto il gruppo dirigente del partito democratico puteolano, che potrebbe essere di qui a poco scavalcato dalla segreteria napoletana per tentare di superare lo stallo a cui si è giunti.
Se si faranno le primarie (chieste dall’areaManzonie dalla sua coalizione ma osteggiate da chi appoggia la leadership diPaolo Ismeno) o si procederà ad un altro metodo di selezione del papabile concorrente alla fascia tricolore, non sembra più affare di Pozzuoli, a giudicare da quanto dichiarato daPasquale Esposito, responsabile enti locali deiDemdell’area metropolitana.
«Pozzuoli– affermaEsposito(nella foto)–ha vissuto un’importante stagione di governo di cui il Pd è stato il principale protagonista e merita un futuro con una classe dirigente all’altezza delle sfide proposte dal Pnrr e dalle tante opportunità che ha lo straordinario territorio dei campi flegrei.Di questo lavoro va ringraziata non solo l’amministrazione uscente, partendo dal sindaco Vincenzo Figliolia, ma anche tutto il partito e il segretario del nostro circolo locale,Antonio Tufano, che ha gestito questa fase delicata con spirito unitario, ispirandosi ai nostri valori fondativi e al principio della massima condivisione. Questo lavoro sarà rafforzato nelle prossime ore da un impegno in prima persona della segreteria metropolitana, al fine di giungere ad una soluzione condivisa».
Un linguaggio felpato per dire sostanzialmente che il Pd di Pozzuoli è stato incapace di trovare una sintesi e che il tempo di chi avrebbe dovuto evitare queste figuracce è scaduto.
Con buona pace della “territorialità” nelle decisioni, che proprio il sindaco Figliolia ha sempre portato come proprio cavallo di battaglia presso i livelli superiori del partito, sostenendo di avere il pieno controllo del Pd nella sua città.
La realtà, invece, purtroppo per l’attuale Capo dell’Amministrazione, è ben diversa.Sotto gli occhi di tutti, parafrasando proprio il diretto interessato.
