Cani in auto, al primo controllo ti fanno la multa | La nuova regola che fa infuriare i padroni

Cani in auto, al primo controllo ti fanno la multa | La nuova regola che fa infuriare i padroni

Animali in auto - Pexels - pozzuoli21.it

Portare il proprio cane in auto è un gesto abituale per milioni di persone, ma una recente interpretazione delle norme ha introdotto controlli più rigidi

Negli ultimi anni la mobilità con gli animali domestici è diventata sempre più frequente: spostamenti brevi, visite veterinarie, weekend fuori città o semplici tragitti quotidiani.

Una normalità che ha spinto molti automobilisti a ritenere ovvio poter viaggiare con il proprio amico a quattro zampe sul sedile posteriore o in braccio a un passeggero. Tuttavia la legge che regola il trasporto degli animali non è così permissiva e, soprattutto, non lascia spazio alle abitudini consolidate se queste possono incidere sulla sicurezza stradale.

L’aumento dei controlli sulle condotte che possono generare distrazioni ha portato le autorità a intervenire con maggiore decisione anche sul fronte del trasporto degli animali.

La normativa esiste da tempo, ma oggi viene applicata con più rigore, e non sono pochi i proprietari che si sono trovati a ricevere una sanzione senza essersi resi conto di aver commesso un’infrazione. Una situazione che ha creato sorpresa e irritazione, perché molti ignorano del tutto quali siano le regole esatte da rispettare.

La regola che fa discutere: cosa prevede davvero il Codice della Strada

Il Codice della Strada stabilisce che gli animali possano essere trasportati liberamente, ma solo se le loro modalità di presenza in auto non rappresentano un rischio per la guida. Questo significa che non devono ostacolare i movimenti del conducente né bloccare la visuale. La norma individua inoltre soluzioni precise per il trasporto corretto: l’animale deve essere sistemato in un trasportino, in un vano posteriore separato da una rete omologata o legato con sistemi di ritenuta specifici.

La nuova rigidità nei controlli nasce proprio dall’interpretazione di questa disposizione. Gli agenti possono infatti sanzionare chiunque abbia un cane libero nell’abitacolo, anche se seduto tranquillamente sul sedile, perché in caso di frenata brusca potrebbe diventare un pericolo sia per sé stesso sia per i passeggeri. Da qui la moltiplicazione delle multe, che hanno sorpreso automobilisti convinti di viaggiare in modo sicuro, ma che in realtà non rispettavano la regola fondamentale richiesta dalla normativa.

Animali in auto, allarme multe – Pexels – pozzuoli21.it

Perché questa interpretazione fa infuriare i proprietari e cosa controllano davvero

A creare maggiore frustrazione è la sensazione che la norma sia troppo severa e che non tenga conto del comportamento reale dell’animale. Molti proprietari sostengono che il proprio cane sia abituato ai viaggi e non crei alcun disturbo, ma la legge non valuta il singolo caso: ciò che conta è la potenziale pericolosità di una situazione in cui il controllo del veicolo può essere compromesso. Una posizione che le autorità difendono sostenendo che la prevenzione sia sempre preferibile a un intervento successivo.

Durante i controlli, gli agenti verificano soprattutto due elementi: se l’animale sia correttamente contenuto e se la sua presenza possa interferire con i comandi o con i movimenti del guidatore. In caso di irregolarità scatta la sanzione, che può essere particolarmente salata. La reazione dei proprietari è comprensibile, perché molti ritenevano di essere in regola semplicemente mantenendo il cane sul sedile posteriore. Ma la norma è chiara: non basta. Per evitare brutte sorprese è necessario adottare un sistema di trasporto omologato, che garantisca sicurezza all’animale e serenità al conducente. Una svolta che sta facendo discutere, ma che segna un passo deciso verso controlli più severi e viaggi più responsabili.