Ricevo e pubblico*
Giovedì 14 novembre, alle ore 18, alla Cattedrale di Pozzuoli, sarà presentato il progetto di restauro della Cappella (ex carcere) di San Gennaro nell’Anfiteatro Flavio .
Sono state totalmente ignorate alcune associazioni che nel 2017 hanno lanciato la proposta al ministro Franceschini di recupero e di restauro della cappella attraverso una raccolta fondi.
Successivamente tale iniziativa è stata presentata al Vescovo ed al Direttore del Parco Archeologico.
Fu apprezzata e condivisa perchè, tra l’altro, avrebbe realizzato il sogno di Don Angelo D’Ambrosio.
Il parroco della parrocchia Santa Maria della Consolazione (detta del Carmine), don Pier Paolo Mantelli, autorizzato dal vescovo, aprì un conto corrente presso Banca Prossima .
L’impresa Palumbo (che attualmente lavora al rione Terra) presentò un progetto di massima ed un preventivo, che sarebbero stati ulteriormente approfonditi.
Il maestro Antonio Isabettini, tramite un laboratorio di Quarto, presentò un esemplare del mosaico di ceramiche per il rivestimento dell’altare, che ottenne il parere favorevole da parte della rappresentante del Parco.
Fu elaborata una bozza di protocollo d’intesa.
Ci fu un incontro con il direttore del Parco Archeologico facente funzione dottor Paolo Giulierini, ed il delegato del Vescovo, don Roberto Della Rocca.
In quella occasione il rappresentante delle associazioni, Ciro Di Francia, presentò alcune osservazioni, specificò le forme di collaborazione delle associazioni per la raccolta fondi e chiese la rettifica del protocollo.
L’iniziativa fu portata a conoscenza del Sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia e dei dirigenti scolastici.
Tra i cittadini riscuoteva sempre maggiori consensi.
Per mesi non c’e’ stata alcuna notizia sul protocollo d’intesa che doveva essere modificato, tanto che il parroco Mantelli decise di chiudere il conto corrente istituito per questa specifica finalità.
E’ arrivato il nuovo direttore del Parco, dottor Fabio Pagano.
Solamente ieri è stato appreso che giovedì sarà presentato il progetto.
Le associazioni avrebbero gradito (e forse meritato) almeno un invito, quale gesto di cortesia e di riconoscenza del lavoro fatto.
Forse è stato valutato di dover procedere senza la loro collaborazione.
Ne prendono atto e confidano nella realizzazione dell’iniziativa in tempi brevi in quanto potrà rappresentare finalmente un segnale di avvio della valorizzazione dell’inestimabile patrimonio archeologico dei Campi Flegrei.
*Ciro Di Francia (presidente Osservatorio Tutela Ambiente Salute)