Ricevo e pubblico*
Gentile Direttore, approfitto, come sempre, del Tuo blog per esprimere una mia opinione in merito ad un volantino che mi è stato recapitato da un commerciante della zona con su scritto: Sindaco Figliolia, il “Rinascimento” siamo noi! Parcheggi, Viabilità, Mobilità sono queste le risposte che il commercio vuole da te!
Poiché il Rinascimento è un movimento culturale sorto in Italia alla fine del XIV secolo la cui caratteristica è l’uso innovativo della lingua e della letteratura classica latina, del libero rifiorire delle arti, degli studi, della politica e dei costumi, non capisco quale attinenza possa esserci con i parcheggi, la viabilità e la mobilità. Più che di Rinascimento, io parlerei di Resurrezione!
I miei colleghi e le Associazioni di Categoria, hanno taciuto (e tacciono) sull’abbattimento delle vetrine, hanno taciuto (e tacciono) sull’indiscriminata tariffa applicata ai commercianti per la sosta sulle strisce blu, hanno taciuto sui lunghi periodi di chiusura del Molo Caligoliano, tacciono sulla mancata segnaletica all’ingresso di Via Scialoia (l’unico varco di accesso per la Piazza) per il carico e scarico delle merci e, adesso, cosa fanno?
Si mobilitano tutti (anche i fedelissimi di questa Amministrazione), in modo agguerrito, per avanzare delle richieste che possono (secondo loro) portare ad una ripresa economica delle attività commerciali del borgo vicereale:
1) Assegnazione dell’area ex Sofer ai commercianti ed ai residenti per la sosta delle auto e relativo collegamento in piazza con le navette;
2) Il parcheggio sul Molo Caligoliano H24.
3) Destinazione a parcheggio dell’area sottostante a Piazza a mare;
4) Apertura del parcheggio del mercato ittico all’ingrosso alle ore 9;
5) Revisione del piano sosta e delle relative tariffe
6) Modifica del senso di marcia di Corso Vittorio Emanuele;
7) Delocalizzazione del mercatino sottostante alla Via Roma;

Oggi la Piazza, seppur rifatta, pulita e abbastanza ordinata, è un luogo di grande tristezza (specialmente la mattina), anche se movimentato da Bar, Ristoranti e vari localini nelle ore serali e nei fine settimana.
È un aspetto che viene sottolineato, con rammarico, non solo dagli abitanti più anziani della zona ma anche da chi vive in periferia.
Si possono creare anche altri cento parcheggi (ben vengano) ma, vorrei sapere, per quale motivo gli avventori o i cittadini di altri Comuni dovrebbero venire nel Centro storico di Pozzuoli?
Non ci sono negozi di gastronomia tipica e di attività artigianali specializzati o di lunga tradizione; pochissime sono quelle botteghe nelle quali, di generazione in generazione, le famiglie si sono tramandate il mestiere e hanno mantenuto la continuità merceologica o di negozi nei quali sono stati conservati gli arredi e l’architettura storica.
Il Centro Storico è semplicemente un Centro di ristoro.

Ritengo (è una mia opinione) che l’unica possibilità di ripresa economica per le attività commerciali della zona, sia l’apertura di un grande mercato all’aperto (ordinato e regolamentato) sul Corso della Repubblica, come avviene in tutte le Piazze delle Città italiane.
Nel nostro Paese ci sono mercati storici che sono tappa fondamentale per ogni turista che vuole conoscere appieno l’essenza della nostra cultura. Mercati famosi per la vendita delle primizie del territorio ma anche di altri articoli, frequentati giornalmente da centinaia di persone.

Ad esempio, il mercato di Porta Palazzo a Torino, il mercato all’aperto più grande d’Europa, si svolge in Piazza della Repubblica e tratta prodotti di qualsiasi genere: ortofrutticoli, alimentari, ittici, caseari ma anche carne, fiori, abbigliamento e vari articoli di uso domestico ed è tappa, di numerosi turisti.
Dal 1869, la piazza di Campo de’ Fiori a Roma, è sede di un vivace e pittoresco mercato. Questa piazza ha due anime ben distinte: una mattutina e l’altra notturna; di mattina essa è sede di uno storico mercato rionale di frutta e di verdura e, di notte, invece, la piazza è sede della movida notturna.
Ecco, la Piazza della nostra amata Città è come una bella tavola apparecchiata con posate d’argento, bicchieri di cristallo ed ornamenti, ma mancano, su di essa, le cose più necessarie: il cibo, il pane e le bevande.
Distinti Saluti
*Peppe Arionte
(commerciante del centro storico di Pozzuoli)