mercoledì, Marzo 19, 2025
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Carlo Pubblico diventa “innominabile” per il Comune (ma solo se combina un guaio…)

Non c’è mai fine al disprezzo per la trasparenza che, senza tema di smentite, caratterizza troppo spesso l’operato di questa Amministrazione.

Ancora una volta dobbiamo infatti denunciare il pessimo modo con cui il Comune informa la cittadinanza sui propri provvedimenti.

Con l’aggravante che, nella circostanza che stiamo per illustrarvi, si è arrivati addirittura a tutelare la privacy del colpevole di un’ingiustizia, anziché della sua vittima.

L’atto in questione è la determina dirigenziale numero 49 del 16 gennaio (ma pubblicata oggi sull’Albo Pretorio on line del Municipio) con cui si esegue la sentenza del Giudice del Lavoro a favore di un vigile urbano in pensione.

L'oggetto della determina (senza allegati) così come si evince dall'Albo Pretorio
L’oggetto della determina (senza allegati) così come si evince dall’Albo Pretorio

Il verdetto è quello di cui vi abbiamo dato notizia il 28 dicembre scorso e che ha visto soccombere l’ex comandante dei vigili Carlo Pubblico nei confronti di un poliziotto municipale da lui sanzionato illegalmente.

Ebbene: com’è possibile che, dalla lettura della determina con cui il Comune paga il conto di un guaio (non il primo del genere…) combinato da Pubblico, la collettività su cui grava questa spesa non venga mai messa  a conoscenza dell’identità del responsabile di questa malefatta?

Nell’atto pubblicato all’Albo Pretorio c’è infatti un “omissis” enorme che impedisce a chiunque di conoscere le motivazioni della sentenza (e dunque come si sono svolti i fatti), ma in compenso viene indicato con cognome, nome, luogo e data di nascita (nonché profilo professionale) il lavoratore che ha subìto il danno.

LA DETERMINA DIRIGENZIALE CON LE “OMISSIONI”

Bel modo di intendere il diritto alla riservatezza, quello di rendere riconoscibile una persona che dovrà ricevere dei soldi ingiustamente sottratti e invece far diventare “fantasma” chi ha causato il danno alle casse pubbliche.

CLICCA QUI PER LEGGERE LA SENTENZA CHE IL COMUNE HA CENSURATO

Piuttosto che obbligare l’ex comandante a mettere mano al portafoglio e risarcire a proprie spese il Comune per questa uscita di denaro (Corte dei Conti, dove sei?), l’Amministrazione gli fa anche il favore di non citarlo come artefice del debito, censurando quasi per intero il dispositivo del giudice.

Pubblico in abiti civili
Pubblico in abiti civili

In più, una ciliegina di cialtroneria pura: non allegare all’Albo Pretorio ciò che nella determina si stabilisce di allegare, ossia, tra vari documenti, anche la sentenza di condanna del Comune, da cui emergono chiaramente le responsabilità dell’allora comandante dei vigili.

Ma tant’è: per chi governa Pozzuoli, evidentemente, è vietato raccontare una verità scomoda se il suo protagonista in negativo si chiama Carlo Pubblico.

Pubblico alla festa organizzata dal Sindaco per il suo pensionamento
Pubblico alla festa organizzata dal Sindaco per il suo pensionamento

Il quale, per godere di questo trattamento privilegiato (non l’unico, dopo il grado abusivo da generale, la parata militare al suo ultimo giorno di servizio e un ruolo da protagonista nel calendario dei vigili 2017) deve avere (persino da pensionato) un ascendente particolare su chi occupa alcune “stanze dei bottoni” al Municipio…

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