giovedì, Febbraio 6, 2025
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“Caro Comune, toglimi due sospetti su questi lavori ad Arco Felice… ”

Ricevo e pubblico una segnalazione inviata il 4 novembre al sindaco Enzo Figliolia, all’assessore Roberto Gerundo e al comandante dei vigili urbani Carlo Pubblico*

Opere murarie lungo la Via Campi Flegrei, lato a valle. Richiesta di certificare la Legalità

Preg.mo Sig. Sindaco del Comune di Pozzuoli,  Preg.mo Sig. Assessore al Governo del Territorio di Pozzuoli, Preg.mo Sig. Comandante della Polizia Municipale di Pozzuoli

Premesso di aver già inoltrato, in data 20 ottobre 2014, circostanziate segnalazioni al Sig. Assessore al Governo del Territorio e pure al Sig. Comandante della Polizia Municipale, circa la costruzione di muri ed alte inferriate, lungo la via Campi Flegrei, senza alcuna indicazione, come invece prescrive la Legge.

Nessuna risposta è giunta in merito. D’altra parte tutte le precedenti segnalazioni, sebbene di notevolissimo interesse pubblico, non hanno ottenuto alcun riscontro.

Questa volta, si tratta di un elegante e lunghissimo muro (circa 200 metri), sormontato da alta inferriata zincata, uguale in toto a quella di recinzione dell’area archeologica “stadio Antonino Pio”.

L’intervento di Arco Felice, sembrerebbe eseguito quale “lavoro pubblico”, per quanto si legge nella Determinazione n.2313 del 31 dicembre 2013, (per scaricare l’atto, clicca su http://servizi.comune.pozzuoli.na.it/albopretorio/DettaglioElemento.aspx?id=16242) ed affidato con procedura negoziata.

Anche in questo caso, appare superfluo sottolineare che tale procedura, ancorchè connotata da motivi di somma urgenza (come spesso accade qui), afferisce solo agli aspetti contrattuali e necessita, in ogni caso, degli indispensabili e preventivi assensi urbanistici e paesaggistici.

I destinatari della segnalazione dell'architetto Grande. Da sinistra: il sindaco Figliolia, l'assessore Gerundo e il comandante dei vigili Pubblico
Cliccando sulla foto, i destinatari della segnalazione dell’architetto Grande. Da sinistra: il sindaco Figliolia, l’assessore Gerundo e il comandante dei vigili Pubblico

Capisco che “scopiazzare” la stessa recinzione di via Domitiana, voluta dalla Soprintendenza, sia di buon auspicio, ma ciò non basta; ci vogliono tutti i permessi, proprio come per i molti interventi, eseguiti ABUSIVAMENTE anche dal Comune, lungo la via San Gennaro Agnano.

Per tali costruzioni, già oggetto di precisissime segnalazioni, sono ancora in attesa di riscontro.

Oltre tutto, la recinzione dello stadio su via Domitiana, serve a proteggere un sito archeologico di interesse pubblico (sebbene pseudo abbandonato), mentre quello di via Campi Flegrei, parrebbe recingere un complesso edilizio privato.

Dato che non sono un giornalista, non mi aspetto riscontri a mezzo twitter, ma solo chiare spiegazioni.

Ancora meglio se, la Signoria Vostra Illustrissima, disgiuntamente e/o congiuntamente agli altri destinatari responsabili, vorrà offrire chiare spiegazioni pubbliche, all’indirizzo della Cittadinanza.

Distinti saluti.

 *architetto Domenico Grande

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 LA PRECEDENTE LETTERA DEL 20 OTTOBRE (rimasta senza risposta)

Comune di Pozzuoli – Richiesta di Certificare la Legalità – Opere murarie lungo la Via Campi Flegrei.

Pozzuoli, 20 ottobre 2014.

– Preg.mo Sig. Assessore al Governo del Territorio di Pozzuoli

– Preg.mo Sig. Comandante della Polizia Municipale di Pozzuoli

Desidero portare all’attenzione delle Signorie Loro Illustrissime, una nuova circostanza, di pubblico interesse, che lascia dubbiosi e perplessi.
Percorrendo quest’oggi la via Campi Flegrei ad Arco Felice, ho notato un cantiere edìle, non presidiato, né munito di rituale tabellone, in corrispondenza della ex stazione di servizio carburanti Tamoil, oramai rimossa.

Trattandosi di opere al limitare della sede stradale, ho immaginato trattarsi di interventi promossi dal Municipio.

Dopo aver attentamente verificato, senza esito, nell’elenco dei permessi di costruire rilasciati ed anche in quello delle autorizzazioni paesaggistiche, sarei portato a supporre non siano stati rilasciati assensi di sorta per tali edificazioni.

Ho riscontrato, però, la Determinazione n.2313 del 31 dicembre 2013 (San Silvestro), emessa dall’Area Tecnica comunale, con la quale veniva affidato, con procedura negoziata, l’esecuzione proprio di quegli interventi.

Appare superfluo sottolineare che tale procedura, ancorchè connotata da motivi di somma urgenza, afferisce agli aspetti contrattuali e necessita, in ogni caso, degli indispensabili e preventivi assensi urbanistici e paesaggistici.

A quanto dato sapere, ciò sembrerebbe non riscontrabile nel caso di specie; peraltro, analoghe procedure, sine titulo, sono state portate di recente all’attenzione delle Signorie Loro Illustrissime e, per esse, gradirei rinnovare sommessamente preghiera di riscontro.

Certo che le Loro autorevoli precisazioni in ordine all’assunto, potranno meglio illuminare il percorso, peraltro già ben indicato dall’Assessore al ramo, del rispetto rigoroso di tutte le procedure edìli.

Inoltre, secondo quanto si legge nel sopracitato atto, ampie porzioni di murature ed inferriate non esistevano, per cui era necessario sottoporre, alle propedeutiche valutazioni, ogni iniziativa edificatoria.
Per la verità, emergerebbe anche qualche dubbiezza, circa la dichiarata “scarpata di competenza dell’Ente”; su di essa ben si nota l’avvenuta esecuzione di un cospicuo intervento di “ingegneria naturalistica”, a fortiori, bisognevole di attenta e competente valutazione ambientale preventiva.

Oltre tutto, tale fascia di terreno, oltre la sede stradale ed il marciapiede, riposa in ambito palesemente privato, anche a mente del P.R.G., che l’include interamente nella zona B3 – Residenziale Satura di Arco Felice.

Siffatta circostanza troverebbe ulteriore enfatica conferma, in ragione della lunghissima inferriata (alta circa 1 metro e sessanta, al di sopra del muro, già di 1 metro) che è posta al confine delle proprietà private, e per le quali costituirebbe, de facto, munita e ben solida protezione “ad excludendi alios”.

Risulterebbe alquanto problematico individuare, per ciò, un’immediata e diretta “ratio publica”.

Quindi, questa procedura si paleserebbe decisamente irrituale, anche in virtù dell’utilizzo di denaro pubblico.

Pertanto, in nome della Trasparenza degli Atti Amministrativi, che alimenta mirabilmente quella Legalità, diuturnamente propalata dalle Signorie Loro Illustrissime, gradirei ricevere chiarimenti, estensibili ai pregressi quesiti.

Distinti saluti.

 *architetto Domenico Grande

 

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