Ricevo e pubblico*
“Una presunta discriminazione sull’applicazione delle sanzioni amministrative irrogate alle attività commerciali di Pozzuoli, in seguito ai controlli dei vigili urbani”.
È questa la pesantissima denuncia apparsa sul blog d’informazione “Pozzuoli21” qualche giorno fa.
Un’accusa fatta da un ex consigliere comunale che fa risaltare come su 125 ordinanze di chiusura di attività commerciali solo 60 di queste sono state chiuse poi realmente, senza nemmeno seguire un criterio logico o cronologico.
In pratica, da quanto si apprende da Pozzuoli21, per alcune attività commerciali che avevano ricevuto come sanzione la chiusura dell’attività, il sindaco non avrebbe firmato poi l’ordinanza di chiusura per dare esecutività alla sanzione.
“In questi casi – afferma Riccardo Volpe, segretario del movimento politico Pozzuoli ORA – non c’è maggioranza o minoranza che tenga. Il primo cittadino è stato accusato di cose gravissime e, seppur non ci sia ancora un provvedimento giudiziario in merito, è dovere morale, politico e di rispetto nei confronti dei tanti onesti commercianti di questa città, chiarire immediatamente la situazione e fare luce su una vicenda che appare molto oscura. Non vogliamo credere – continua Volpe – che ad alcune attività commerciali “amiche” sia stata fatta la “grazia” dal sindaco e non siano stati chiusi, mentre chi non aveva santi in paradiso si è trovato l’attività sospesa per giorni. Figliolia chiarisca subito per togliere ogni dubbio”.
A queste gravi accuse se ne aggiunge anche un’altra, che riportiamo sempre interamente dal blog di Danilo Pontillo: “Sembra […] che Figliolia, in un lasso temporale successivo alla richiesta dell’ex consigliere, abbia deciso di cambiare le regole per le chiusure delle attività commerciali giustificando la sua decisione con “sopravvenuti motivi di pubblico interesse” e, cosa più importante, riconoscendo che c’erano ordinanze nel cassetto ancora non eseguite”.
“Aver cambiato le regole in corso d’opera – afferma il consigliere comunale Raffaele Postiglione – è cosa gravissima e ha di fatto generato una stortura paradossale. É venuto meno in maniera inconfutabile il principio di equità: cose da Medioevo, altro che rinascimento puteolano. Il sindaco – conclude il consigliere d’opposizione – deve chiarire immediatamente questa vicenda che lo vede coinvolto in prima persona, perché le ordinanze di chiusura vengono firmate di suo pugno. Speriamo lo faccia presto. Nel rispetto della città e dei piccoli imprenditori che ogni giorno, con tanti sacrifici, hanno affrontato crisi economica, sanzioni e tanto altro ancora”.
*Ufficio Comunicazione Pozzuoli ORA!