Rischia di scatenare un caso politico il diniego della Sovrintendenza Archeologica Campana alla proposta di celebrare Messa nell’Anfiteatro Flavio la prima domenica di ogni mese.
Come tutti sapranno, l’idea fu ufficializzata dal parroco della chiesa del Carmine, don Pier Paolo Mantelli, ma la risposta è stata un netto rifiuto.
Che non ha impedito ad un gruppo consistente di fedeli di riunirsi ugualmente in preghiera domenica scorsa col sacerdote sui giardinetti antistanti l’Arena puteolana.
Ora però la vicenda approda oltre i confini flegrei, con una lettera di protesta che le Acli locali e provinciali, di concerto con l’Osservatorio per la Tutela della Salute e dell’Ambiente, hanno inviato ieri al ministro per i beni culturali Dario Franceschini e, per conoscenza, al premier Matteo Renzi, oltre che al sindaco puteolano Enzo Figliolia (presente all’incontro di preghiera di domenica) e allo stesso parroco ideatore dell’iniziativa bocciata, Padre Mantelli.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA MISSIVA
“Signor Ministro, ci siamo già rivolti a Lei lo scorso 23 settembre, ma senza alcun riscontro. Le scriviamo ancora per la incresciosa situazione che si è determinata tra il Parroco ed i fedeli della Chiesa Santa Maria della Consolazione di Pozzuoli ed il Sovrintendente della Campania Adele Campanelli. Speriamo di riuscire, questa volta, ad ottenere un Suo autorevole intervento Siamo per il rispetto delle regole e delle istituzioni, per cui non abbiamo aderito alla richiesta di alcuni cittadini di voler ricorrere a qualche azione simbolica di occupazione dell’Anfiteatro Flavio per mancati interventi che possano realizzare la valorizzazione che merita per la sua storia millenaria. E’ noto che l’Anfiteatro Flavio era conosciuto come “carcere di San Gennaro” e che all’inizio del secolo quella prigione è stato luogo di culto con celebrazione della Santa Messa. Da qualche decennio è vietato l’accesso ai visitatori, con altre significative aree del sito. Il Circolo Acli Dicearchia di Pozzuoli, le Acli Provinciali di Napoli e l’Osservatorio per la Tutela dell’ambiente e della salute, d’intesa con le Organizzazioni Sindacali e con le Associazioni del territorio flegreo, tra cui AMD, l’Eco della Fascia Costiera, Legambiente “Quartum”, Artemide, Gli Apoti, Jazz & Conversation, Charta Rubra, Rinascita dei Campi Flegrei, sono impegnate a tutelare ambiente e salute, soprattutto a seguito della grave emergenza dei rifiuti tossici che ha provocato epidemia oncologica, nonchè a sensibilizzare i livelli istituzionali per la valorizzazione dei beni culturali dell’area flegrea. In questa ottica sono state organizzate
diverse iniziative. A seguito della fiaccolata del 19 settembre scorso, con presidio simbolico presso i giardini dell’Anfiteatro Flavio, è stata chiesta al Parroco della Chiesa Santa Maria della Consolazione, Don Pier Paolo Mantelli, la disponibilità a ripristinare la celebrazione della Santa Messa nell’Anfiteatro, possibilmente nelle vicinanze del luogo in cui fu incarcerato San Gennaro con altri martiri. Tale evento si sarebbe potuto organizzare la prima domenica di ogni mese, considerato l’accesso gratuito dei cittadini ai siti archeologici. Il Parroco, condividendo la proposta delle Associazioni, ha consegnato personalmente la richiesta di autorizzazione all’Ufficio della Sovrintendenza di Pozzuoli in data 25 settembre u.s. A distanza di tre settimane, nonostante si sia recato altre due volte presso l’ufficio della dottoressa Gialanella, anche con la speranza di poterla incontrare, il Parroco non ha avuto risposta. D’intesa con le Associazioni, quindi, ha concordato di incontrarsi domenica 1 novembre, alle ore 12, nell’Anfiteatro per un incontro di preghiera. Informato di tale iniziativa, il Sovrintendente, in data 28 ottobre u.s., in una missiva di risposta al Parroco, ha negato l’autorizzazione per la Messa e lo ha invitato a rinunziare anche all’incontro di preghiera, in assenza di un impianto di illuminazione e di amplificazione nel sito e considerato il
“notevole” afflusso di visitatori. E’ una posizione pretestuosa ed inaccettabile, soprattutto nella considerazione del fatto che i cittadini flegrei non comprendono i motivi per i quali beni archeologici di inestimabile valore storico-culturale, quali l’Anfiteatro Flavio, l’Antro della Sibilla Cumana, eccetera, non siano destinatari di progetti e finanziamenti che possano anche consentire una maggiore fruizione, con la realizzazione di eventi che possano favorire occasioni di sviluppo e di occupazione. L’incontro di preghiera si è tenuto nei giardinetti adiacenti l’Anfiteatro con un’ottima partecipazione dei cittadini. Le Associazioni vorrebbero almeno sapere cosa si sta facendo per salvaguardare il patrimonio archeologico dell’area flegrea. Si resta in attesa di un Suo cortese riscontro e si porgono cordiali saluti”.
Arriverà almeno stavolta la risposta del Ministro?