venerdì, Febbraio 7, 2025
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Carta d’identità elettronica, la denuncia di un disoccupato: “Mi dovrò umiliare per pagarla…”

Dal 1°dicembre scorso, il Comune di Pozzuoli rilascia la carta di identità soltanto in formato elettronico, dando la possibilità di avere ancora quella cartacea esclusivamente  in “casi eccezionali”, casi stabiliti e comunicati ai cittadini in una nota pubblicata sul sito istituzionale dell’Ente il 21 novembre (CLICCA QUI PER LEGGERLA).

La differenza ovviamente la fa il costo di questo nuovo documento, che ammonta a 22 euro e 21 centesimi, oltre le foto ovviamente.

Soldi che non tutti possono spendere, specie se ci si trova in una particolare condizione economica e se in famiglia bisogna rinnovare più di una carta.

E’ il caso di Michele, disoccupato puteolano, che oggi si è recato all’Anagrafe di Monterusciello e ha scoperto di doversi sottoporre a quello che, per le sue tasche, è un “salasso”.

“Ho chiesto di poter usufruire ancora del documento cartaceo perché ne dovevo rinnovare due, quello di mia moglie e di mio figlio  – ci racconta MicheleIo arrangio, non ho reddito, questi documenti mi servono per chiedere alcune agevolazioni economiche tramite la presentazione del  modello Isee, che purtroppo è  zero. Ho spiegato tutto questo all’impiegata ma lei mi ha risposto che il mio caso non rientra tra quelli che la legge prevede per consentire il rilascio del documento cartaceo. Mi è stato consigliato di farmi furbo, di attestare che il rinnovo di questi documenti mi servisse per i motivi per cui lo Stato consente che siano ancora cartacei, cioè per motivi di salute, di viaggio, di partecipazione al voto, a gare o a concorsi pubblici. Ma io sono una persona perbene, non ricorrerei mai a queste scorciatoie, vorrei solo capire per quale motivo nessuno ha pensato che un disoccupato con Isee zero potrebbe non avere a disposizione 50 euro per rinnovare due documenti di identità. Io infatti non ce li ho e dovrò chiedere un prestito ad un amico o ad un parente per poter assolvere a questo obbligo di legge e sperare poi di essere aiutato da chi mi chiede il modello Isee. Ma è un’umiliazione che non merito io e non merita nessuno che si trovi nella mia stessa situazione – conclude Michele – Mi appello al Sindaco, all’Amministrazione, ai consiglieri comunali: passatevi una mano sulla coscienza e trovate una soluzione per situazioni come la mia o ancora più gravi”.

Da fonti interne al Municipio, pare che qualcosa si stia già cominciando a pensare in tal senso.

Un’ipotesi in campo potrebbe essere quella di ridurre (o eliminare) il costo della carta di identità elettronica per le famiglie che abbiano Isee zero e siano in condizioni di indigenza certificate dagli assistenti sociali.

Stando a queste indiscrezioni, infatti, agevolare tutti i nuclei familiari a Isee zero (circa cinquemila) potrebbe creare mancati introiti tali per le casse dell’Ente da “attirare” l’attenzione della Corte dei Conti per danno erariale.

Staremo a vedere cosa accadrà.

 

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