La disperazione aguzza l’ingegno. E così, per cercare di mettere un freno all’inciviltà di chi usa i contenitori condominali della raccolta differenziata dell’umido come fossero i vecchi cassonetti stradali dell’indifferenziato, quattro famiglie residenti in una palazzina al civico 57 del corso Umberto I°, sul lungomare di via Napoli, hanno deciso di autotassarsi e “blindare” il bidone in cui sono tenute a sversare i rifiuti organici il lunedì, il mercoledì ed il venerdì mattina.
“Non avevamo altra soluzione – ci spiega uno dei residenti – Perché il contenitore è situato all’esterno del fabbricato ed è alla mercè di chiunque. Abbiamo comprato il lucchetto, il catenaccio e fatto sei copie delle chiavi, quattro sono per noi condomini e due ce le abbiamo date agli operatori della De Vizia.
Pensate, che fino a due settimane fa, questo bidone era sempre strapieno di qualsiasi tipo di immondizia, ovviamente non per colpa nostra, e veniva svuotato molto raramente. Potete immaginare la puzza che dovevamo sopportare, anche perché, non essendo liberato da quei rifiuti, il contenitore non poteva essere nemmeno cambiato del bustone e lavato da chi viene a fare le pulizie nel portone.
Un lavaggio che dovrebbe fare la De Vizia. Il problema però –prosegue il nostro interlocutore – è che adesso, col bidone accessibile soltanto a chi ha la chiave, i rifiuti che gettavano lì dentro ora gli incivili li sversano vicino al contenitore.
E’ uno schifo! E purtroppo anche il lavoro dello spazzino lascia molto a desiderare se troviamo determinata immondizia per terra.
Ma qui è tutto un comandare di chi si sveglia per primo la mattina: di fronte a casa nostra c’è uno specchio che qualcuno ha depositato senza avvisare la De Vizia, è andato in frantumi e nessuno toglie i cocci, col rischio che chiunque, a cominciare da un bimbo, possa ferirsi.
Così come sotto il muretto c’è un bidoncino pieno di spazzatura da due anni, con una ramazza vicino. Possibile che lo vediamo solo noi?”