Quella di via De Curtis a Monterusciello, alle spalle della caserma dei vigili del fuoco, è un’area a verde passata alla storia della nostra città per aver ospitato la Messa celebrata da Papa Wojtyla durante la sua visita a Pozzuoli il 12 novembre 1990.
Una zona che, però, con il tempo, è stata progressivamente abbandonata al proprio destino, fino a diventare una discarica di…alberi.

Ebbene sì: piante e arbusti di ogni tipo e non più utilizzabili vengono infatti scaricati lì e, addirittura sarebbero tombati in enormi buche scavate nel terreno, talvolta anche incendiati, producendo nubi di fumo così fastidiose per i residenti da aver reso necessario, in passato, perfino un sequestro di quel suolo in seguito all’intervento della Guardia Forestale.
La sbarra di accesso all’enorme spiazzo è ormai inservibile, visto che qualcuno ha pensato bene di forzarne il lucchetto.
Ma la cosa più incredibile è che, stando alle denunce di un ex consigliere comunale del Pd, la colpa di tutto ciò sarebbe da addebitare addirittura al Municipio.

“E’ l’ufficio giardini che combina questo disastro, e non da ora –dice infatti Angelo D’Isanto, meglio conosciuto con il soprannome di Angelotto fin dai tempi delle battaglie che, da sindacalista Cisl, portava avanti per i lavoratori socialmente utili– Ho già denunciato una volta ai carabinieri di chi è la responsabilità di uno scempio del genere. Li ho visti io i giardinieri comunali entrare e uscire da qui dentro col furgoncino del Municipio: gli alberi che tagliano, a cominciare da quelli malati, li vengono a seppellire qui, contro ogni norma. E’ una storia che deve finire. Noi che abitiamo in zona abbiamo allergie e problemi di respirazione a causa di queste carcasse, soprattutto quando arriva il solito intelligentone che dà fuoco a tutto. E’ un morire!”.
Dichiarazioni pesanti, quelle di D’Isanto.
Smentite categoricamente dall’assessore al verde pubblico ed igiene urbana Franco Cammino, giunto sul posto a verificare la situazione insieme con Attilio Iaccarino, direttore dell’ufficio giardini.

“Non è affatto il Comune a depositare gli alberi in questo posto – dice Cammino– E d’altronde non ce ne sarebbe motivo, visto che i residui di sfalci e potature sono rifiuti differenziabili. Se qualcuno vede i mezzi dell’ufficio giardini qui dentro è soltanto perchè prelevano, due volte a settimana, del terreno che viene continuamente richiesto dall’ufficio cimitero per effettuare le sepolture. Se si vedono delle grandi buche è soltanto per questa ragione. Quereleremo chiunque sostenga cose diverse”.
Angelo D’Isanto però non sembra preoccupato di eventuali azioni giudiziarie nei suoi confronti: “Mi denunciassero pure, se vogliono –replica infatti l’ex consigliere comunale- Non sono uno stupido: posso provare ciò che affermo e lo dimostrerò nel caso in cui dovessi essere chiamato a rispondere in Tribunale di queste mie dichiarazioni”.