Le spietate ed inesorabili leggi di mercato si portano via un altro piccolo pezzo della storia di Pozzuoli.
Nell’indifferenza e nel silenzio della città, dal 4 aprile ha chiuso definitivamente i battenti il “Circolo Puteoli” di corso della Repubblica (nella foto in alto di Alfio Panico, scattata durante le operazioni di “trasloco”)
Un luogo di incontro che era molto di più di una semplice “associazione culturale-sportiva” (come recita lo statuto del sodalizio), ma una vera e propria istituzione, da circa due secoli un punto di riferimento della vita politica e sociale puteolana.
Si può ben dire che, tranne rare eccezioni, a Pozzuoli, per decenni, non ci sia stato sindaco, consigliere, assessore o dirigente locale di qualsiasi partito che non abbia frequentato assiduamente come socio il Circolo Puteoli o ne soltanto sondato gli umori degli iscritti prima o dopo aver preso qualsiasi decisione riguardante la città, ingaggiando spesso discussioni interminabili con gli avversari “ideologici” di turno.
Insomma, intere generazioni di cittadini hanno sempre saputo che, quando si voleva avere un’informazione di “prima mano” o anche un “inciucio” su ciò che si stava muovendo al Municipio, il primo posto in cui si doveva andare ad “origliare” era proprio nel locale posto di fronte alla cassa armonica.
Dove, senza alcuna barriera sociale, chiunque poteva dire la sua.
Tutto questo, da 12 settimane, non c’è più.
Al suo posto, l’ennesima agenzia di scommesse.
A simboleggiare, nel modo più evidente possibile, di che tipo siano oggi i luoghi di aggregazione più frequentati.
A spiegarci perché è l’ex consigliere comunale Ninotto Bellofiore, l’ultimo presidente del Circolo.
“E’ tutto molto semplice –esordisce Bellofiore- Il contratto d’affitto sarebbe scaduto il 30 marzo 2015 ed il proprietario ci ha manifestato l’intenzione di non rinnovarlo giacchè aveva venduto l’immobile ad un compratore che a sua volta era intenzionato ad allocarvi un’agenzia di scommesse. Abbiamo tentato di proseguire l’attività in un’altra sede a pochi metri di distanza, ma l’abbandono di quegli storici locali ha creato molta demotivazione e così la metà dei soci, una quindicina, non se l’è sentita di continuare. Quelli rimasti, me compreso, a loro volta non se la sono sentita di dover sostenere una spesa fissa di 60 euro mensili, ossia il doppio di quella che ciascuno di noi ha sempre pagato per mantenere il Circolo, e così in poche settimane abbiamo lasciato anche l’altro locale. Dispiace che sia finita così, è un dolore immenso per tutti coloro che nel Circolo Puteoli hanno visto un punto di riferimento e trascorso la maggior parte del proprio tempo libero. Ma, purtroppo, bisogna fare i conti con la realtà. Adesso alcuni di noi si ritrovano seduti ai tavolini di un bar, altri si sono iscritti al Circolo San Paolo. Ma noi speriamo sempre che il Circolo Puteoli possa rinascere. E visto che la politica non sembra essere interessata alla scomparsa di questo simbolo per la vita sociale di Pozzuoli, mi auguro che qualche privato, a costi ragionevoli e nel centro storico, possa metterci a disposizione un locale in cui proseguire la nostra attività…”.
L’appello è lanciato.
E chissà che qualcuno non lo raccolga.
Anche la politica, perché no?