giovedì, Febbraio 13, 2025
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Cittadino “sfida” De Vizia e Comune a colpi di pannolini sporchi!

Lamentele, proteste e provocazioni erano fin troppo prevedibili.  Non era possibile pensare altrimenti, dopo che i puteolani, dal 3 agosto, grazie a Pozzuoli21, hanno finalmente conosciuto tutto ciò che deve fare la De Vizia per guadagnarsi i circa 48 milioni di euro nei prossimi sei anni per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città…e hanno confrontato quest’elenco di obblighi con la realtà di tutti i giorni.

Un documento utilissimo (per leggerlo clicca su http://www.pozzuoli21.it/rifiuti-ecco-cosa-possiamo-e-dobbiamo-pretendere-dalla-de-vizia/)  firmato da un’intera commissione consiliare (la sesta, preposta all’ambiente, presieduta dal consigliere comunale Michele Luongo).

Ma entriamo nel merito del caso specifico.

Tra i vari doveri da espletare, la De Vizia ha anche quello di organizzare un servizio di raccolta domiciliare di pannolini e pannoloni, per sei giorni alla settimana, “presso tutti coloro che ne faranno richiesta”.

Così scrive la sesta commissione consiliare, attingendo questa informazione dal contratto d’appalto tra l’impresa e il Municipio.

Ebbene, di fronte a questo specifico servizio, un cittadino ha deciso di farsi sentire in modo molto singolare.

Il sacchetto con “dedica” lasciato in via Annecchino…

E, dalla tarda mattinata di oggi,  nei pressi di un contenitore condominiale per la raccolta dell’organico, al civico 170 di via Raimondo Annecchino ad Arco Felice, ha lasciato un sacchettino di colore azzurro, corredato dal seguente messaggio: “Cara De Vizia e carissimo dottor Cossiga, in allegato vi trasmetto i pannolini di mio figlio, regolarmente registrato all’anagrafe del Comune di Pozzuoli. Nella speranza che vi prendiate cura dei diritti dei cittadini, vi saluto cordialmente”.

La firma è di un giovane papà, l’imprenditore edile Salvatore Monaco.

L'imprenditore Salvatore Monaco, protagonista della "provocazione"
L’imprenditore Salvatore Monaco, protagonista della “provocazione”

Inutile dire che, in quella busta, c’è una montagna di pannolini sporchi del suo figlioletto di pochi mesi.

Vedremo cosa accadrà.

“Non potevamo tenerli in casa perché con questo caldo emanavano un tanfo pestilenziale –spiega Salvatore MonacoE così, avendo appreso dal blog Pozzuoli21,  che paghiamo la De Vizia anche per il servizio di ritiro a domicilio dei pannolini, ho fatto in modo che vengano a ritirarli, rivolgendomi sia alla ditta che al dirigente preposto al controllo di questo appalto, ossia il dottor Carmine Cossiga. Purtroppo, non avevo altri mezzi per richiedere il ritiro a domicilio dei pannolini sporchi, giacchè dalla De Vizia non è giunta alcuna comunicazione di avvio di questo servizio con le relative modalità. Ripeto: ho letto il documento della commissione consiliare ambiente sul blog Pozzuoli21 e mi sono adeguato. D’altronde, visto che sicuramente già stiamo pagando questo servizio, non si capisce perché non debba funzionare. Qualcuno, certo, potrebbe obiettare che, nel vademecum ufficiale distribuito dal Comune e dalla De Vizia, i pannolini sporchi sono da considerare rifiuto indifferenziato. Bene: a parte il fatto che, da quando vivo in via Annecchino, regolarmente residente, non ho ricevuto mai nessuna informazione in merito al deposito dei rifiuti e per farmi dare questo programma mi sono dovuto rivolgere ai condòmini, vorrei che ci rendessimo conto di una cosa, e cioè che l’indifferenziato, se non mi sbaglio, si ritira due volte alla settimana. Con il caldo che fa, immaginate come si possano tenere in casa dei pannolini sporchi per cinque giorni, di cui tre consecutivi?”.

Certo, a prescindere dall’eventualità che questo cittadino possa essere multato per la sua evidentissima “provocazione”, bisognerebbe anche pretendere dal Municipio che ci spieghi se, quando e come sono stati attivati dalla De Vizia tutti i servizi compresi nell’appalto, quali provvedimenti sono stati assunti in caso di inadempienze da parte della società, a quanto ammontano le penali previste dal contratto per ogni eventuale inadempienza da parte del concessionario del servizio e quante penali finora sono state comminate e per quali disservizi.

In una parola: “trasparenza” sul modo in cui vengono spesi i soldi della collettività.

Tanti soldi: 22 mila euro al giorno, non certo bruscolini!

Soldi che ci ritroveremo poi a pagare con la Tari, visto che il servizio di raccolta  e smaltimento dell’immondizia deve essere coperto al 100% con gli incassi provenienti dalla tassa sui rifiuti.

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